Speak No Evil si conclude con i coniugi Bjørn e Louise che vengono condotti nei pressi di una cava dai carnefici Patrick e Karin. Denudati e umiliati, sono uccisi mediante lapidazione. Dopo aver assistito allo spettacolo, i due prendono con sé la figlia delle vittime, Agnes, precedentemente rapita e privata della lingua.
Speak No Evil, pellicola del 2022 diretta da Christian Tafdrup, è nato da un’idea originale dello stesso regista, che voleva amalgamare i generi thriller, horror e drammatico, inserendovi al suo interno alcune tematiche sociali. Ad esempio la mascolinità tossica, l’isolamento e la crisi identitaria. Il successo dell’opera, santificato da un’ottima accoglienza da parte della critica, ha successivamente portato alla realizzazione del remake omonimo del 2024 diretto da James Watkins, e con protagonisti James McAvoy e Mackenzie Davis.
La famiglia danese composta dalla coppia Bjørn (Morten Burian) e Louise (Sidsel Siem Koch), e dalla loro figlia Agnes (Liva Forsberg), sta trascorrendo le proprie vacanze in Toscana. Durante il loro soggiorno, i coniugi vengono avvicinati da un nucleo familiare olandese composto da Patrick (Fedja van Huet), Karin (Karina Smulders) e dal loro figlio Abel (Marius Damslev).
Entrano subito in sintonia e passano delle bellissime giornate. Alla fine, si scambiano i propri numeri di telefono e si ridanno appuntamento a data da destinarsi. Alcuni mesi dopo, gli olandesi invitano i conoscenti a passare un weekend nella loro casa. Nonostante le preoccupazioni sul fatto che sia una coppia appena conosciuta, accettano l’invito.
Arrivati a destinazione, gli ospiti vengono accolti in maniera calorosa da Patrick e Karin, e vengono sistemati nella camera degli ospiti. La prima sera, Abel, solitamente molto taciturno, spaventa Bjørn mostrandogli una parte parziale della propria lingua. Il giorno successivo, Bjørn e Louise iniziano a sentirsi a disagio a causa dei comportamenti sempre più autoritari della coppia e del loro figlio. Quella notte, la famiglia danese cerca di fuggire. Tuttavia, Agnes perde il pelouche e sono costretti a tornare indietro. E hanno un acceso confronto con i padroni di casa.
Il giorno successivo, durante l’ora di pranzo, i bambini sono protagonisti di una coreografia. Patrick ha un accesso d’ira nei confronti del piccolo. Quella notte, accedendo nella soffitta, Bjørn scopre diverse foto di altre famiglie con i propri figli. Tra questi c’è anche Abel, che successivamente viene trovato morto nella vasca idromassaggio. Senza dire nulla alla moglie, l’uomo prende lei e la figlia e prova di nuovo a scappare. Con la paura di essere inseguiti, i tre percorrono una strada sterrata, ma a causa del fango, la vettura rimane bloccata dopo pochi chilometri. Non sapendo cosa avesse scoperto Bjørn, Louise contatta Patrick e Karin per chiedergli soccorso in cambio di obbedienza.
Dopo un lungo viaggio, le coppie arrivano in un luogo sconosciuto. Qui grazie all’aiuto del baby sitter Muhajid (Hichem Yacoubi), Patrick e Karin rapiscono e tagliano una parte della lingua Agnes, sotto lo sguardo inerme dei suoi genitori. Una volta compiuto l’atto, Bjørn e Louise vengono condotti nei pressi di una cava, dove vengono uccisi barbaramente. Dopo la loro morte, la coppia di psicopatici prende con sé la bambina, fingendo che sia la loro, per poter attirare altre famiglie nel loro gioco sadico.