Cristiano Ronaldo ha ufficialmente superato la soglia del miliardo di dollari, diventando il primo calciatore nella storia a raggiungere questo traguardo economico straordinario. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, il patrimonio del fuoriclasse portoghese ammonta ora a 1,4 miliardi di dollari, equivalenti a circa 1,21 miliardi di euro al cambio attuale. Un risultato che certifica CR7 come il calciatore più ricco di tutti i tempi.
Il traguardo era già stato raggiunto a fine luglio, ma è stato in ottobre che Bloomberg ha certificato ufficialmente il superamento della fatidica soglia. A 40 anni compiuti lo scorso febbraio, Ronaldo dimostra che la sua capacità di generare ricchezza non conosce declino, nonostante l’età avanzata per un calciatore professionista.
La carriera di Cristiano Ronaldo rappresenta un viaggio attraverso i club più prestigiosi del calcio mondiale: dallo Sporting Lisbona al Manchester United, passando per il Real Madrid e la Juventus, fino al ritorno ai Red Devils e l’attuale esperienza all’Al Nassr in Arabia Saudita. Ogni tappa ha contribuito a costruire non solo una leggenda sportiva, ma anche un impero economico senza precedenti nel mondo del calcio.
Gli stipendi rappresentano una fetta consistente del patrimonio di Ronaldo. Secondo i calcoli di Bloomberg, tra il 2002 e il 2023 il portoghese ha accumulato oltre 550 milioni di dollari solo attraverso i compensi ricevuti dai club. Ma è il trasferimento all’Al Nassr nel 2023 ad aver dato la spinta decisiva verso il miliardo.
Il primo contratto con la squadra saudita, secondo Forbes, garantiva uno stipendio biennale da 270 milioni di euro. Il prolungamento firmato a giugno ha però elevato ulteriormente l’asticella: il nuovo accordo biennale vale circa 570 milioni di euro, rendendolo il contratto più redditizio della storia dello sport. L’accordo prevede circa 200 milioni di dollari all’anno tra stipendi e bonus, completamente esenti da imposte.
I dettagli del contratto con l’Al Nassr rivelano cifre che vanno ben oltre lo stipendio base. Ronaldo ha ricevuto un bonus alla firma di 28,6 milioni di euro, destinato a salire a 44 milioni se rispetterà il secondo anno di contratto. Secondo alcune fonti, al campione portoghese sarebbe stata assegnata anche una quota del 15% del club, per un valore stimato di 38,6 milioni di euro, oltre ai bonus previsti per eventuali vittorie della Scarpa d’Oro e della Saudi Pro League.
Ma i benefici del contratto saudita vanno oltre i numeri puri. Secondo il quotidiano inglese The Sun, l’Al Nassr avrebbe garantito a Cristiano Ronaldo e alla sua famiglia uno staff di 16 persone che lavorano a tempo pieno esclusivamente per loro: tre autisti, quattro governanti, due chef, tre giardinieri e quattro addetti alla sicurezza, il tutto a carico del club per un costo di circa 1,6 milioni di euro. A questo si aggiungono 4,7 milioni di euro per l’utilizzo di un jet privato e la promessa di accordi di sponsorizzazione con aziende saudite che potrebbero raggiungere i 70 milioni.

La monetizzazione dell’immagine rappresenta l’altra colonna portante della fortuna di Ronaldo. Il portoghese ha saputo trasformare la sua fama mondiale in contratti di sponsorizzazione miliardari con alcuni dei brand più prestigiosi al mondo. L’accordo decennale con Nike vale quasi 18 milioni di dollari all’anno, mentre le partnership con Armani, Castrol e altri marchi hanno fruttato più di 175 milioni di dollari.
Oltre agli sponsor esterni, Ronaldo ha costruito il proprio impero imprenditoriale attraverso il brand CR7, che spazia dall’abbigliamento agli accessori, dagli hotel ai prodotti per la cura personale. Questi investimenti finanziari e commerciali hanno contribuito a diversificare le sue fonti di reddito, rendendolo meno dipendente dagli stipendi calcistici e costruendo una fonte di guadagno destinata a durare ben oltre la fine della carriera sportiva.
La sfida economica con Lionel Messi continua anche fuori dal campo. Per molto tempo i patrimoni dei due fuoriclasse si sono equivalsi, ma nel 2023 le loro posizioni si sono drasticamente separate. Mentre Ronaldo sceglieva il ricchissimo contratto saudita, Messi optava per l’Inter Miami nella Major League Soccer americana, con un compenso significativamente inferiore.
Tuttavia, l’argentino ha ottenuto un vantaggio strategico a lungo termine: riceverà una quota di proprietà dell’Inter Miami una volta ritiratosi dal calcio giocato. Questo accordo, unito agli investimenti e alle sponsorizzazioni personali, potrebbe permettere a Messi di colmare il gap e tornare alla pari con il suo eterno rivale nei prossimi anni, trasformando la competizione tra i due campioni in una saga che continuerà anche dopo l’addio ai campi da gioco.
Il traguardo raggiunto da Cristiano Ronaldo dimostra come il calcio moderno sia diventato un’industria globale capace di generare ricchezze paragonabili a quelle di imprenditori e magnati della tecnologia. La carriera di CR7 segna un punto di riferimento per le generazioni future di calciatori, mostrando che la combinazione di talento sportivo, carisma personale e strategia commerciale può trasformare un atleta in un impero economico da oltre un miliardo di dollari.