La vittoria che Jannik Sinner ha appena conquistato all’ATP 500 di Pechino, e che gli ha regalato l’accesso alla finale, non è stata solo un trionfo sul campo ma un chiaro segnale delle sue ambizioni. Il tennista altoatesino, attualmente numero 2 al mondo, ha dimostrato carattere e determinazione, superando non solo un avversario ostico come Alex De Minaur, ma anche alcuni problemi fisici. Questa vittoria rappresenta un passo cruciale nella sua missione per riconquistare la vetta del ranking mondiale, un obiettivo che sembra sempre più a portata di mano grazie a una strategia ben definita.
Nella semifinale di Pechino Sinner ha affrontato e sconfitto Alex De Minaur con un punteggio di 6-3, 4-6, 6-2. La partita è stata una vera prova di forza, con l’azzurro che ha sfoggiato velocità, potenza e un servizio incisivo. Nonostante un fastidio alla coscia e alcuni accenni di crampi negli scambi finali, Sinner ha saputo stringere i denti, annullando palle break cruciali e chiudendo il match con autorità. De Minaur, che è riuscito a strappargli un set dopo averni persi 21 di fila in vari incontri, ha ceduto di fronte alla determinazione dell’italiano, che ha così conquistato la finale. Tra qualche ora sapremo se il secondo finalista sarà Learner Tien o Daniil Medvedev.
La strada per il numero 1 al mondo è lunga e tortuosa, ma il team di Sinner ha elaborato un calendario strategico per massimizzare le possibilità. Dopo il torneo di Pechino, l’attenzione si sposterà su altre competizioni di grande prestigio. Il duello con Carlos Alcaraz (vittorioso a Tokyo) proseguirà a Shanghai, per poi addentrarsi nella stagione indoor europea. Un appuntamento chiave sarà l’ATP 500 di Vienna, un torneo che potrebbe rivelarsi decisivo per accumulare punti preziosi. Seguiranno poi il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le attesissime Nitto ATP Finals di Torino, eventi che definiranno le posizioni di vertice. Mentre Sinner cerca di guadagnare terreno, Alcaraz dovrà difendere i punti pesanti conquistati nella scorsa stagione, in particolare tra Tokyo e Parigi, rendendo il calendario dell’italiano un vero e proprio piano d’attacco.

C’è poi un dato statistico sorprendente che alimenta le speranze di Sinner e che potrebbe rappresentare un vero e proprio tallone d’Achille per Alcaraz. Analizzando le performance dal 2021 al 2024, nei tornei disputati tra settembre e novembre Jannik Sinner ha registrato una percentuale di vittorie dell’81% e ha conquistato ben sei titoli. Nello stesso periodo, Carlos Alcaraz ha ottenuto solo il 64% di successi, con un unico titolo all’attivo.
Questo divario non è insignificante, poiché dimostra che Sinner è storicamente più continuo e incisivo nella fase finale della stagione, proprio quando la posta in gioco è più alta. Se questa tendenza dovesse confermarsi, l’azzurro avrebbe un vantaggio competitivo concreto per sferrare l’assalto finale al trono mondiale.
La missione di Jannik Sinner è chiara: chiudere la stagione al comando della classifica ATP. Il percorso è impegnativo, costellato di sfide e momenti di pressione, ma l’accesso alla finale di Pechino, unita a un calendario ben studiato e a un vantaggio statistico non trascurabile, suggerisce che il sogno del numero 1 al mondo è più concreto che mai. I prossimi mesi saranno decisivi, e il mondo del tennis è pronto a seguire con il fiato sospeso l’evoluzione di questa avvincente corsa al vertice.



