Un’ombra inaspettata si è allungata sulla recente esperienza di Benedetta Pilato ai Mondiali di nuoto di Singapore. La giovane atleta, medaglia di bronzo nei 50 rana, si è trovata coinvolta in una vicenda di furto che ha scosso il mondo dello sport e acceso i riflettori sulla responsabilità individuale, anche al di fuori delle competizioni. L’episodio, avvenuto qualche giorno fa al termine di una vacanza a Bali dopo la conclusione dei campionati, ha visto Pilato e la compagna di squadra Chiara Tarantino fermate all’aeroporto di Singapore con l’accusa di furto.
Secondo le ricostruzioni, basate sui filmati delle telecamere di sicurezza, Chiara Tarantino avrebbe nascosto degli oggetti rubati nella borsa di Benedetta Pilato. Entrambe le atlete sono state interrogate dalle autorità locali e i loro passaporti sono stati ritirati. L’intervento della Farnesina e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani si è rivelato cruciale per la risoluzione della vicenda. Anche le altre due nuotatrici presenti, Anita Bottazzo e Sofia Morini, sono state coinvolte nelle indagini.
La Federazione Italiana Nuoto (FIN), in un comunicato ufficiale, ha stigmatizzato l’accaduto, sottolineando che l’episodio è avvenuto al di fuori delle attività federali e riservandosi di valutare attentamente la situazione. Benedetta Pilato, tramite i suoi canali social, ha definito l’esperienza come un “grande insegnamento sulla prudenza e sul valore delle persone che mi circondano”. Aggiungendo:
“Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell’Ambasciata Italiana.
La vicenda fortunatamente si è conclusa in poche ore, senza nessuna implicazione, grazie anche alla mia massima trasparenza nei confronti delle stesse autorità aeroportuali di Singapore.
Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale.
Adesso torno nuovamente a concentrarmi con serenità e maggior determinazione sul mio percorso sportivo“.
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Al di là delle implicazioni legali, la vicenda solleva interrogativi sul peso delle azioni individuali, anche per figure pubbliche come gli atleti, e sull’impatto che queste possono avere sulla loro immagine e carriera.
Benedetta Pilato divenne l’eroina del web quando, dopo una medaglia persa per un soffio ai Giochi Olimpici di Parigi – finì quarta nei 100 metri rana, ma disse che era il giorno più bello della sua vita – fu accusata dalla commentatrice Rai, Elisa Di Francisca di non aver capito il senso della competizione.