Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha vissuto un momento drammatico durante la partita di Serie A contro l’Inter il primo dicembre scorso, quando ha improvvisamente accusato un malore in campo. I soccorsi sono stati immediati, e il giocatore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Careggi di Firenze, dove è stato sottoposto ad accertamenti approfonditi per capire le cause del suo arresto cardiaco. Gli esami hanno evidenziato la presenza di una cicatrice nel ventricolo sinistro del cuore, una condizione che potrebbe aver provocato l’aritmia responsabile del malore. Per evitare ulteriori episodi simili e garantire la sua sicurezza, i medici hanno deciso di impiantargli un defibrillatore cardiaco sottocutaneo (ICD). Questo dispositivo, sebbene rappresenti una misura di protezione per il giocatore, gli impedisce di continuare a competere in Italia a causa delle attuali normative sportive.
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In base ai regolamenti vigenti nel nostro paese, infatti, un atleta professionista con un ICD non può prendere parte alle competizioni ufficiali, poiché si ritiene che il rischio di complicazioni sia troppo elevato. Questo stesso regolamento era già stato applicato in passato al calciatore danese Christian Eriksen, che aveva dovuto lasciare l’Inter dopo aver subito un episodio simile. Tuttavia, Eriksen è riuscito a riprendere la sua carriera in Inghilterra, dove le norme sono meno restrittive e consentono agli atleti con un ICD di continuare a giocare, purché vengano monitorati attentamente.
L’Inghilterra rappresenta dunque una possibile destinazione per Edoardo Bove, qualora decidesse di proseguire la sua carriera all’estero. Anche altri campionati europei, come quelli olandese e danese, adottano regolamenti meno stringenti, aprendo ulteriori scenari per il futuro del giovane centrocampista.
Nel frattempo, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha dichiarato di voler avviare un confronto con esperti e specialisti del settore per valutare la possibilità di modificare le normative italiane in materia. L’obiettivo sarebbe quello di individuare soluzioni che permettano agli atleti con ICD di continuare a competere in sicurezza senza escluderli automaticamente dal professionismo. Tuttavia, si tratta di un processo complesso che richiederà analisi approfondite e il coinvolgimento di medici e autorità sportive.
In attesa di una possibile revisione delle regole, Bove sarà ospite della serata finale del Festival di Sanremo 2025 intorno alle 23.46. Il calciatore condividerà la sua esperienza e parlerà con Carlo Conti, tifosissimo della viola, dell’importanza della prevenzione e della sicurezza nel mondo dello sport.