Franco Baresi, 65 anni, rappresenta una delle figure più importanti del calcio italiano e mondiale. L’ex capitano del Milan è stato operato ai polmoni, con successo e senza complicazioni, per rimuovere un nodulo e dopo l’intervento chirurgico sarà sottoposto a immunoterapia, come comunicato ufficialmente dalla società rossonera nelle scorse ore. Lo stesso Baresi ha voluto rassicurare i suoi tifosi: “Cari tifosi, voglio comunicarvi che mi ci vorrà un po’ di tempo per rimettermi in forma. Grazie al Milan e a tutti voi per il sostegno e il supporto“.
Nato a Travagliato, in provincia di Brescia, il 8 maggio 1960, Baresi ha costruito la sua intera carriera calcistica con la maglia rossonera, a differenza del fratello maggiore Giuseppe, interista. Entrato nel settore giovanile del Milan quando era ancora un bambino, ha debuttato in prima squadra nel 1977, dando vita a un sodalizio professionale che dura ancora oggi, visto che Baresi del Milan è vice presidente onorario.
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La sua carriera è stata caratterizzata da numeri straordinari: 719 presenze totali con il Milan, di cui 659 in campionato e 97 in Coppa Italia, un record assoluto per il torneo nazionale. Il numero 6 sulle spalle è diventato il suo marchio distintivo, tanto che il Milan ha deciso di ritirarlo definitivamente dopo il suo addio al calcio.
Durante la sua vita professionale, Baresi ha conquistato praticamente tutto quello che un calciatore può sognare. Epitome del libero (il regista difensivo), con il Milan ha vinto otto scudetti, una Coppa Italia, sette Coppe dei Campioni/Champions League, cinque Coppe UEFA/Europa League, sette Coppe Intercontinentali e cinque Supercoppe UEFA.
Baresi è stato capitano del Milan per quindici stagioni consecutive, dal 1982 al 1997, guidando la squadra in alcuni dei momenti più gloriosi della sua storia. Il suo stile di gioco elegante e la sua intelligenza tattica lo hanno reso un punto di riferimento non solo per i compagni, ma per intere generazioni di difensori. Gianni Brera dirà di lui:
“Baresi è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva: e se per un caso dannato non lo coglie, salvi il buon Dio chi ne è in possesso! Esce dopo un anticipo atteggiandosi a mosse di virile bellezza gladiatoria“.
Con la maglia azzurra della Nazionale italiana, Baresi ha collezionato 81 presenze e ha partecipato a tre Mondiali consecutivi (1982, 1990, 1994) e due Europei (1988, 1996). La finale mondiale del 1994 contro il Brasile rimane uno dei ricordi più amari della sua carriera, persa ai rigori dopo una partita memorabile. In quell’occasione, Baresi fu operato al menisco del ginocchio destro dopo solo un match. Nonostante questo, riuscì a recuperare in tempo record e a partecipare al match decisivo. Le sue lacrime, raccolte dall’abbraccio del CT Arrigo Sacchi, fecero storia.
Ritiratosi nel 1997, Baresi non ha mai abbandonato completamente il mondo del Milan. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi ruoli all’interno della società, fino alla nomina a vicepresidente onorario nel 2020 sotto la nuova proprietà Elliott.
Orfano dall’età di quattordici anni, è sposato con Maura, la coppia ha due figli, di cui il secondogenito adottato.