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Home » Sport » Chi è Jann Mardenborough: la sua storia da Gran Turismo all’incidente di Nurburgring

Chi è Jann Mardenborough: la sua storia da Gran Turismo all’incidente di Nurburgring

Scopriamo insieme la storia di Jann Mardenborough, giovane gamer divenuto pilota professionista, che ha ispirato il film Gran Turismo. Nel suo vissuto, anche un incidente.
Simone FrigerioDi Simone Frigerio24 Settembre 2023
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Jann Mardenborough nato il 9 settembre 1991 a Darlington, in Gran Bretagna, è un pilota automobilistico britannico ancora in attività, che ha una storia straordinaria alle spalle: ha preso parte a diverse tipologie di gare, sia con vetture a ruote coperte, le cosiddette vetture turismo, sia con monoposto, partecipando anche qui a una miriade di competizioni differenti. Mardenborough ha ottenuto il suo primo contratto da pilota professionista partecipando a un concorso indetto dalla casa automobilistica Nissan, fra più di 90.000 piloti – gamer specializzati nella serie videoludica di Gran Turismo, denominato GT Academy. Alla sua storia è ispirato appunto il film Gran Turismo, di cui Mardenborough è produttore e consulente.

 

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Figlio del noto calciatore Steve, Mardenborough, Jann si interessò sin da bambino al mondo delle corse, ma il suo sogno rimase tale per molto tempo, a causa della mancanza di soldi necessari per avviare una carriera nel motorsport. Così, il giovane “ripiegò” sulle simulazioni online, accumulando centinaia di ore sui titoli della serie di Gran Turismo. Dopo aver tentato senza troppo successo gli studi in ingegneria motoristica, Mardenborough decise di iscriversi a un concorso online, organizzato annualmente dalla Nissan, che offriva al vincitore la possibilità di ottenere un contratto da pilota professionista, attraverso un torneo ad eliminazione basato su prove virtuali e gare su pista. Dopo aver superato brillantemente tutti i turni preliminari, ed essere entrato tra i 20 migliori prospetti della sua regione, Jann si presentò alla prova finale, sul circuito di Silverstone per una gara della durata di 20 minuti.

Neanche per un singolo minuto mi sono fatto prendere dall’agitazione; era tutto talmente bello che non avrei mai violuto che finisse. Ma poi è finita, e io avevo vinto

In seguito al trionfo nella GT Academy, Jann venne inserito in un programma di training lungo 6 mesi, terminato il quale, partecipò alla sua prima gara ufficiale, a bordo di una Nissan 370Z, la 24 Ore di Dubai, accanto a un altro vincitore dell’Academy, Lucas Ordóñez, e a Brian Heitkotter. Avviata senza più dubbi la carriera da pilota professionista, Mardenborough negli anni successivi si sarebbe diviso tra le competizioni con vetture turismo, partecipando a diverse gare della Toyota Racing Series, il campionato neozelandese per vetture turismo, e i campionati riservati alle monoposto, le cosiddette “formule”; dopo una stagione nel campionato di Formula 3 europea, conclusa con un 21° posto nella classifica generale, e 12 punti conquistati, Jann partecipò, nelle due stagioni successive, al campionato mondiale GP3, serie propedeutica all’ingresso in Formula 1,

Mardenborough a bordo della sua vettura nel campionato gp3
Mardenborough a bordo della sua vettura nel campionato GP3 2014

I risultati, però, non furono particolarmente significativi; Mardenborough concluse il primo anno con una vittoria sul circuito tedesco di Hockenheim, oltre a collezionare un ulteriore podio in Ungheria, dove finisce terzo; il bilancio finale sarà di 77 punti, per un nono posto generale; ancora peggio andrà l’anno successivo, con due terzi posti, in Spagna e Russia, come picchi di una stagione conclusa di nuovo al nono posto.
Ma, ancora una volta, sarebbe stato nelle competizioni a ruote coperte che Jann avrebbe ottenuto quello che è ad oggi il suo risultato più prestigioso, ovvero un terzo posto di categoria (nono generale) alla 24 Ore di Le Mans 2013; L’equipaggio formato da Mardenborough, Ordóñez e Michael Krumm, a bordo di una Nissan Z11-SN del team Zytek si arrese soltanto, nella categoria denominata LMP2, ad altre due Nissan, del team Morgan, classificandosi a due giri di distanza dall’equipaggio vincitore.

La vettura con cui Jann Mardenborough finì sul podio a Le Mans nel 2013

Dopo questo exploit, la carriera di Jann sarebbe proseguita, almeno dal punto di vista strettamente sportivo, senza registrare ulteriori acuti; da segnalare resta solo un secondo posto generale nel campionato di Formula 3 giapponese 2016, con 4 vittorie e 6 podi. Dopo un lustro passato a correre in varie competizioni nel paese del Sol Levante, ora Jann si divide tra l’attività di collaudatore al simulatore, e sparute apparizioni in pista, a bordo di vetture da Turismo.

L’anno precedente, tuttavia, Jann era tornato alla ribalta delle cronache per ragioni assai meno liete; il 28 marzo del 2015, infatti, il pilota inglese era rimasto coinvolto in uno spettacolare incidente sul circuito del Nurburgring, in Germania, durante una gara riservata a vetture turismo, parte di un campionato privato organizzato dall’Automobile Club locale. Approcciando una curva, la vettura su cui Jann si trova all’improvviso perde aderenza, si impenna e vola in aria, finendo la sua corsa contro le barriere; il violento impatto causò la morte di uno spettatore, mentre Jann rimase praticamente illeso

Non avevo più il controllo della macchina… in men che non si dica, davanti a me vedevo il cielo; ho chiuso gli occhi, tolto le mani dal volante, e ho pregato che finisse bene; quando qualcuno perde la vita, e tu c’eri, non te lo scordi più,e parlarne è dura; vivere una cosa del genere non lo auguro a nessuno

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