Poco fa, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il dirigente dovrà rispondere del reato di falso in bilancio in relazione alle annate 2019, 2020 e 2021. Oltre al presidente del club i pubblici ministeri Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, hanno chiesto il processo per la società calcistica e per il braccio destro del patron, Andrea Chiavelli. Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e dell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. Quanto questo potrà influire a livello sportivo per la squadra di Antonio Conte? Nell’agosto 2023 la Federcalcio aveva archiviato il caso Osimhen, in seguito all’assoluzione della giustizia sportiva, nel 2022, per il massimo dirigente partenopeo.

Il procuratore federale Giuseppe Chiné ora, però, potrebbe nuovamente chiedere le carte alla Procura di Roma. Ed eventualmente tornare sulla precedente decisione, aprendo un nuovo procedimento contro De Laurentiis e il Napoli. Lo scenario, dunque, è in via di definizione e non certo. Dovesse essere riaperto un procedimento, De Laurentiis rischierebbe un’inibizione, mentre il Napoli potrebbe incorrere in una multa. E nel caso più grave in una penalizzazione in punti da scontare durante il campionato in corso, con esclusione possibile dalle competizioni internazionali.
Anche la Juventus fu al centro di uno caso simile, legato a plusvalenze fittizie, che costò ai bianconeri una penalizzazione di dieci punti scontata in campionato nella stagione 2022/23. E l’esclusione dalle coppe europee per la stagione 2023/24. In quel caso, però, alla società torinese fu contestato un ricorso sistematico al sistema delle plusvalenze. Da qui, la pesante punizione. Nel caso del Napoli, invece, l’azione sarebbe circoscritta a due sole operazioni.