Solo qualche giorno fa è calato il sipario sui Giochi Olimpici estivi di Parigi 2024. Ma dal 28 agosto si ricomincia i Giochi Paralimpici, ovvero delle competizioni che vedranno protagoniste e protagonisti atlete e atleti con disabilità. Si chiamano Paralimpiadi perché nascono come giochi paralleli a quelli Olimpici. A idearle fu il neurologo tedesco Ludwig Guttmann che, dopo essere sfuggito alle persecuzioni naziste, si rifugiò in Gran Bretagna. Qui iniziò a lavorare con i reduci paraplegici della guerra e si rese conto che lo sport avrebbe potuto essere un elemento chiave nella loro riabilitazione.
Nel 1960, per la prima volta grazie all’amico e collega Antonio Maglio, Guttman portò in Italia queste competizioni durante le Olimpiadi di Roma. Quello fu il seme dei Giochi Paralimpici, la cui edizione inaugurale ufficiale si tenne in Svezia dal 21 al 28 febbraio 1976, per i giochi invernali. La partecipazione prevedeva gare di sci alpino e sci nordico per amputati e ipovedenti. E prove di slittino. In totale parteciparono 98 atleti a rappresentanza di 16 nazioni.
A differenza dei Giochi Olimpici, il simbolo dei Giochi Paralimpici non è composto dai cinque cerchi classici, ma da tre agitos (dal latino io mi muovo), uno blu, uno rosso e uno verde. Essi rappresentano il corpo, la mente e lo spirito degli atleti con disabilità.
I Giochi Paralimpici sono organizzati dal Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) il cui fine è proporre ad atlete e atleti disabili di raggiungere eccellenze sportive. E di creare opportunità sportive per tutti a qualsiasi livello. Fondato il 22 settembre 1989, il CPI racchiude 176 comitati paralimpici nazionali. La sua sede è a Bonn in Germania.
Il programma di Parigi 2024 prevede 22 sport, 23 discipline diverse e 549 eventi distribuiti negli 11 giorni di Giochi. Per indicare disabilità e sottocategorie, si utilizza un complesso sistema di categorizzazione. In questo modo tutte e tutti hanno un equo livello di competitività.
La cerimonia di apertura il 28 agosto, si svolgerà in Place de la Concorde. Sono previsti 4.400 atleti, 2.500 accompagnatori, 184 delegazioni e una stima di circa 65.000 spettatori. La cerimonia di chiusura, è prevista per l’8 settembre allo Stade de France.