Lamberto Boranga, classe 1942, è l’emblema di come la passione e la determinazione possano superare i limiti dell’età. Ex portiere di squadre prestigiose come Perugia, Fiorentina e Cesena, con oltre 100 presenze in Serie A, questo medico (laureato anche in Biologia) ha annunciato il suo ritorno in campo a 83 anni con la Trevana, squadra umbra di Prima Categoria.
Boranga, nato a Foligno il 30 ottobre 1942, ha iniziato la sua carriera calcistica proprio a Perugia. Inizialmente attaccante, fu spostato in porta per il suo talento, capace di dominare il gioco. Dopo una carriera professionistica di alto livello, si è dedicato all’atletica leggera, conquistando record mondiali nella categoria master in discipline come il salto in lungo, il salto triplo e il salto in alto. La sua partecipazione ai campionati europei master di atletica a Madeira, in programma per ottobre 2025, dimostra che la sua energia rimane intatta.

Ciò che rende Boranga un caso unico è la sua filosofia: l’età biologica, non quella anagrafica, definisce le sue possibilità. “Mi sento tra i 58 e i 62 anni, a volte anche 50“, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di uno stile di vita attivo. In un’intervista ad Avvenire del 2005 dichiarò senza mezzi termini che, al contrario, nel calcio italiano si ha poco interesse alla salute, denunciando l’abuso di cocaina tra i giocatori professionisti. Non lui, però. Si allena quotidianamente con preparatori professionisti, come Marco Bonaiuti, ex allenatore dei portieri dell’Inter, per garantire prestazioni di alto livello. La sua dedizione è chiara: “Non amo fare brutte figure, le cose si fanno bene o non si fanno“.
Il ritorno in campo con la Trevana, squadra appena promossa in Prima Categoria, è nato quasi per caso, durante un evento a Trevi per la presentazione del suo libro Parare la vecchiaia (mai titolo fu più azzeccato). L’idea di tornare dove tutto è iniziato lo ha convinto a rimettersi i guanti. La Trevana sta organizzando una partita evento per celebrare il suo esordio, previsto per ottobre 2025. Boranga non cerca solo clamore: il suo obiettivo è dimostrare che con preparazione e cura del corpo si può rimanere competitivi anche in età avanzata.