La vigilia della partita contro la Moldavia valida per le qualificazioni al Mondiale 2026 è decisamente infuocata. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha comunicato con decisione il licenziamento di Luciano Spalletti dal ruolo di Commissario Tecnico. Secondo quanto riferito dallo stesso allenatore, durante una lunga riunione tenutasi la sera precedente:
“Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico. Io non avevo nessuna intenzione di mollare… Esonero è e devo prenderne atto”.
L’esonero arriva in un momento particolarmente delicato per la Nazionale, dopo la pesante sconfitta per 3‑0 in Norvegia che ha compromesso gravemente il percorso verso la qualificazione diretta al Mondiale 2026 (sarebbe il secondo mondiale di fila senza gli azzurri, un precedente grave per una squadra così blasonata).
Pur sollevato dall’incarico, Spalletti condurrà comunque la Nazionale nell’incontro programmato per domani contro la Moldavia, in programma a Reggio Emilia, alle ore 20:45, dopodiché, come riportato da Ansa, verrà definita la chiusura formale del rapporto contrattuale.
Secondo i beneinformati, in cima alla graduatoria per il nuovo incarico figurano Claudio Ranieri e Stefano Pioli, che gode di valutazioni positive all’interno della federazione.
Spalletti arriva alla guida degli azzurri nell’agosto del 2023, al posto di Roberto Mancini. Aveva da poco regalato il terzo scudetto della sua storia al Napoli. Eppure in nazionale non riesce a conquistare gli stessi successi, né a compattare un ambiente sempre alla deriva. Complice anche una chiara “povertà” di talenti calcistici.
Tra i punti più alti del suo passaggio, la qualificazione agli ottavi di Euro 2024, dove però siamo stati eliminati agli ottavi dalla Svizzera. In 23 partite ufficiali ha ottenuto 11 vittorie.