Il Super Bowl è uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, ma pochi conoscono l’origine del suo nome. La storia risale al 1966, quando le due principali leghe di football americano, la National Football League (NFL) e l’American Football League (AFL), decisero di organizzare una partita per decretare il campione assoluto. Il commissario della NFL, Pete Rozelle, propose diversi nomi, tra cui “The Big One” e “World Series of Football”, ma nessuno sembrava adatto. La denominazione ufficiale iniziale fu “AFL-NFL World Championship Game”, un titolo lungo e poco incisivo. Fu Lamar Hunt, fondatore dell’AFL e proprietario dei Kansas City Chiefs, a introdurre in modo casuale il termine “Super Bowl”. L’idea gli venne osservando i suoi figli giocare con una “Super Ball”, un popolare giocattolo dell’epoca noto per i suoi incredibili rimbalzi.

Durante una riunione tra i proprietari delle squadre, Hunt usò il termine “Super Bowl” per riferirsi alla partita, aggiungendo subito che non era un nome molto elegante e che si poteva trovare di meglio. Tuttavia, il termine iniziò a circolare tra media e giocatori, finendo per essere adottato spontaneamente.
Anche se Rozelle inizialmente rifiutò il nome “Super Bowl”, considerandolo poco raffinato, i giornalisti e le trasmissioni sportive cominciarono a usarlo con crescente frequenza. Perfino la NFL Films, che documentò la prima edizione del match nel 1967, utilizzò il termine nel proprio resoconto. Nel 1969, con la terza edizione dell’incontro tra AFL e NFL, la denominazione “Super Bowl” fu ufficialmente adottata, trasformando per sempre il modo in cui il pubblico identificava la partita.
Da allora, il Super Bowl è diventato un fenomeno culturale, molto più di una semplice finale sportiva. Con spettacoli d’intervallo iconici, pubblicità milionarie e un’audience globale, il nome nato per caso da un giocattolo è ora simbolo dell’evento sportivo più seguito negli Stati Uniti.