Correre con le braccia piegate è un comportamento istintivo che migliora l’efficienza del movimento e riduce lo spreco di energia. Questo gesto, apparentemente semplice, è il risultato di un’ottimizzazione biomeccanica che coinvolge equilibrio, stabilità e riduzione della fatica muscolare.
Mentre si corre, le gambe generano la spinta in avanti, ma senza il supporto delle braccia, il corpo tenderebbe a perdere equilibrio. Le braccia agiscono come contrappesi, oscillando in modo coordinato con le gambe per mantenere il baricentro stabile e ridurre il dispendio energetico.

Alcuni studi scientifici, come quelli condotti dall’Università di Harvard, hanno dimostrato che correre con le braccia completamente distese aumenta del 13% il consumo di ossigeno, rendendo il movimento meno efficiente. Piegare i gomiti aiuta a minimizzare il carico sugli arti superiori e a migliorare il controllo della corsa.
Perché correre con le braccia piegate funziona?
- Piegare le braccia riduce il lavoro muscolare delle spalle, diminuendo l’affaticamento generale.
- Le oscillazioni bilanciano i movimenti delle gambe, stabilizzando il busto e riducendo le torsioni indesiderate.
- Mantenere i gomiti a circa 90 gradi consente una spinta più dinamica, favorendo il ritmo della corsa.
- Un movimento controllato degli arti superiori aiuta a distribuire meglio le forze generate dall’impatto con il suolo.
Naturalmente, la posizione delle braccia cambia a seconda della velocità. Nella corsa lenta, le braccia oscillano con un’ampiezza maggiore e i gomiti rimangono più rilassati. Nella corsa veloce (sprint), invece, i gomiti sono più chiusi e i movimenti delle braccia diventano più energici per migliorare la spinta e la coordinazione con le gambe.