Sara Penelope Robin nata nel 1991 a Caivano, in provincia di Napoli è una tiktoker e attrice che sta riscuotendo un grande successo con la parodia di un video sul trucco, con il tormentone del “correttore aranciato”. Definirla così però è riduttivo, perché Sara Genevieve Mormile – questo il suo vero nome – è un’artista a tutto tondo, ha studiato recitazione e cinema all’Università di Roma Tre, è ex social media manager, videomaker ed è anche scrittrice, con il libro Tarantelle Condominiali in uscita nel 2023. È apparsa anche in Pesci Piccoli, la serie Prime dei The Jackal. Su TikTok conta quasi 270mila follower, su Instagram 115mila. E, al contrario di quanto pensano molti, non è un uomo o una donna trans: perché “Saverio” è una delle sue interpretazioni.
Riguardo le origini del suo nome d’arte infatti, Sara Penelope Robin ha dato una spiegazione articolata, in cui entra in ballo anche la sua componente maschile “Non si tratta di tripla personalità, ma di tripla persona” – ha spiegato al Corriere – “Il primo nome è il mio. Ma il nickname che ho scelto include però anche altri due nomi con i quali esprimo la mia parte femminile e a quella maschile; ma è un discorso che non ha nulla a che vedere con la questione dei generi, in questo senso la mia ottica è molto fluida, piuttosto con la ricerca di spirito e anima, che è poi uno dei temi al centro dei miei monologhi”
Notevole pic.twitter.com/fQaq2EApfZ
— Mindtapəs (@mindtapes) September 30, 2023
Il celebre video del contouring, che è piaciuto anche ad Alessandro Gassmann e Fiorella Mannoia, che lo hanno condiviso, è nato per caso. “Una mattina mi sono svegliata con le occhiaie più profonde del solito e ho improvvisato il tutto…Mai avrei immaginato che mi facesse svoltare così”
“È il bisogno di fare questa cosa, chi ce l’ha mis in cap, io non capisco. Ma che fai, non te lo metti il correttore aranciato? E poi che penserà di me Jennifer Lopez?”
Riguardo il significato del video, l’autrice spiega in un’intervista a Today :“L’industria del make-up e l’industria del femminile in genere permeano la vita delle donne come fossero abitudini essenziali, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Io stessa mi ritrovo a essere informata su tutto ciò che c’è da sapere per una base perfetta, senza che io abbia mai voluto seguire un corso da truccatrice. Siamo bombardate da considerazioni e consigli attraverso i quali ci illudiamo di essere libere ed esercitare un controllo sul nostro corpo; cosa che ancora una volta ci rende schiave di quel patriarcato che tanto critichiamo. La bellezza femminile è animica, ha origine nella psiche, un discorso che potrebbe addirittura farci scoprire il nostro ruolo sul pianeta terra”.
Dietro il successo dei video e dei monologhi però, c’è una solida preparazione artistica e una certa ecletticità. Come scrive Repubblica Sara ha frequentato una scuola di teatro presso la quale ha studiato recitazione, canto, dizione e danza finalizzata al teatro. A Napoli ha frequentato diversi laboratori teatrali con il maestro Ciro Pellegrino, specializzandosi in particolare sullo studio della maschera neutra e del corpo. Ha studiato solfeggio e chitarra classica. Ha tenuto mostre fotografiche a Caserta, qualche anno fa.
“Ho avuto diverse crisi mistiche, per cui ho cambiato cinque università. Per un paio d’anni sono stata iscritta anche a teologia. Tra le più importanti: Cinema e Comunicazione a Roma, il periodo più romantico della mia vita. Poi ho iniziato a lavorare come fotografa e videomaker, in realtà il mio sogno era quello di girare un film”.
Per quanto riguarda il suo libro, Sara Penelope Robin ha spiegato al Corriere che “sarà a metà tra un testo teatrale e una sceneggiatura più cinematografica. Ci ho messo dentro un po’ tutti i miei mondi”. Non le dispiacerebbe poi adattarlo per il teatro o per lo schermo.