Omegle, il noto sito di video chat, chiude definitivamente dopo 14 anni di attività a causa dell’uso improprio fatto da alcuni utenti che ha richiesto sempre maggiori controlli ed investimenti economici. Ad annunciarlo è lo stesso fondatore Leif K-Brooks che, in un messaggio, ammette la deriva pericolosa presa da questo tipo di strumento ma anche la possibilità offerta, nel corso degli anni, di venire a contatto con culture e realtà diverse.
“La criminalità non potrà mai essere vinta veramente. È una battaglia senza fine che deve essere combattuta e ricombattuta ogni giorno. Il mondo si è incattivito. Le persone sono diventate più tossiche e l’hating è aumentato. Ci vengono richiesti ulteriori sforzi per affrontare questi problemi, in certi casi umanamente irrealizzabili. Siamo stati criticati e i feedback sono stati tutt’altro che costruttivi. L’unico modo per accontentare queste persone è smettere di offrire il servizio.”
Ma cos’era essenzialmente Omegle e, soprattutto, quali erano le insidie che potevano annidarsi nel sistema? Omegle nasce come un sito web all’interno del quale due utenti, accoppiati casualmente, potevano interagire in video senza rivelare i propri nomi o i propri dettagli personali. Un mezzo, dunque, creato per offrire a tutti la possibilità di conoscere altre persone senza, però, essere obbligati a parlarci per forza. Oltre a questo, poi, l’anonimato avrebbe dovuto garantire la sicurezza a tutti gli utenti.
Purtroppo, però, il suo uso è degenerato. Come spiega lo stesso Brook, infatti, alcune persone ne hanno fatto un abuso andando a commettere anche crimini piuttosto gravi. Fatti per cui è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine ma che hanno anche causato la crescita di paura e diffidenza nei confronti dello strumento. Una situazione sempre più insostenibile che ha portato ad una inevitabile resa dopo diverse battaglie contro associazioni preoccupate soprattutto della sicurezza dei minori.
“Per quanto vorrei che le circostanze fossero diverse, lo stress e le spese di questa lotta, insieme allo stress e alle spese esistenti per gestire Omegle e combatterne l’uso improprio, sono semplicemente eccessivi. Il funzionamento di Omegle non è più sostenibile, né finanziariamente, né psicologicamente.”