Carol Maltesi nata nel 1995, era una pornostar nota con il nome d’arte di Charlotte Angie, uccisa a martellate e sgozzata l’11 gennaio 2022 a Rescaldina dal suo vicino di casa, Davide Fontana, che ne occulta il corpo in un congelatore, dopo averlo fatto a pezzi. Fontana l’ha uccisa perché lei gli aveva detto di volersi trasferire a vivere tra Praga e Verona. Maltesi aveva lavorato come commessa in una profumeria, poi dal 2021 aveva deciso di lavorare come attrice hard. Aveva un figlio di sei anni, nato dal precedente rapporto con il suo ex compagno, Marco B. Al momento dell’omicidio era fidanzata con Salvatore Galdo, anche lui attore hard.
Carol si era trasferita nel piccolo centro di Rescaldina (Milano) e all’inizio conduceva una vita assolutamente tranquilla e anonima. Dalle foto postate sui social, infatti, è possibile dedurre una quotidianità come tante, scandita dal suo ruolo di madre e dal lavoro come commessa in una profumeria. Le cose, però, sembrano cambiare con l’apertura di un profilo su Onlyfans. Poco dopo, infatti, entra nel mondo del porno con il nome di Charlotte Angie. Una scelta non facile e che deve averle fatto vivere delle esperienze non sempre piacevoli da sostenere. In un video postato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, infatti, ammette che l’argomento la tocca da vicino proprio perché l’ha sperimentato in prima persona.
Se il mondo dell’hard l’ha conosciuta come Charlotte Angie, sulla cronaca nera si fa conoscere anche col suo vero nome, Carol Maltesi. L’11 gennaio 2022 infatti, Carol viene uccisa a Rescaldina da Davide Fontana, mentre stanno girando un video hard nella casa di lei. L’uomo non accetta il fatto che Carol voglia lasciare Rescaldina per trasferirsi a vivere tra Verona (dove vive suo figlio) e Praga, dove aveebbe maggiori opportunità per il suo lavoro di performer per adulti. Il suo corpo viene fatto a pezzi, occultato in un congelatore per mesi e poi gettato in un dirupo nei pressi di Borno, dove viene ritrovato in quattro diversi sacchi da un pensionato di passaggio. Per due mesi, mentre il corpo di Carol è in un congelatore, familiari e amici le mandano dei messaggi per avere sue notizie, ma al suo posto risponde Fontana, che temporeggia e prova deviare i sospetti. L’aspetto più sconcertante infatti, è che nonostante Carol abbia ricevuto messaggi, nessuno abbia provato a telefonarle.
Davide Fontana è un bancario che aveva avuto una breve relazione con Carol nel 2020, nel periodo del lockdown. Al quotidiano Prima Milano Ovest, Salvatore Galdo, anche lui attore hard e fidanzato di Carol, ha raccontato che Fontana era ossessionato da lei e le stava sempre appiccicato, puntando anche sulle insicurezze di Carol. La scelta di trasferirsi – secondo Galdo – era motivata anche dal fatto di voler portare avanti la loro relazione, che era seria e puntava al matrimonio. “Carol aveva parlato con Fontana del suo volersi trasferire, anche a dicembre 2021. Le avevo dato un ultimatum: non potevo stare con una persona con c’era mai. E lei voleva venire a Praga e stare con me”. Galdo e Maltesi si sentono l’ultima volta l’11 gennaio, quando lei gli dice che vuole girare un video con Fontana, ma Galdo si oppone.
“Al mattino ho ricevuto un suo messaggio audio; ho provato a contattarla diverse volte, mi disse che Davide aveva il Covid e doveva fare il test. Io mi sono arrabbiato: come le era venuto in mente di andare a letto con uno che aveva il Covid? Mi scrisse che aveva il Covid, che voleva stare da sola e, una volta guarita, sarebbe andata dal figlio. L’ho sentita sempre meno, la contattavo con la scusa che avevo cose mie a casa sua ma era solo per sentirla. Ho provato in tutti i modi a contattarla. Ho chiesto anche a Davide, che era quello più vicino a lei: lui mi ha risposto che non era il suo segretario e che decideva lei della sua vita. Ho smesso di cercarla quando mi è arrivata una notizia, falsa: un amica l’aveva vista col padre di suo figlio”
Grazie alla curiosità e all’interessamento di un giornalista, Andrea Tortelli, il caso arriva ad una svolta importante. Nonostante Fontana avesse provato a rimuovere i numerosi tatuaggi di Carol e a sfregiarle il viso per renderla meno riconoscibile, la polizia aveva diffuso le immagini dei tatuaggi rilevati sul corpo della donna recuperato a Borno. Tortelli, su indicazione di un amico, mette a confronto i tatuaggi sulle foto di Carol pubblicate sui suoi profili social e quelli diffusi dalla polizia e nota che almeno otto di questi corrispondono.
A quel punto decide di mandare un messaggio a Carol, ma anche in questo caso è Davide Fontana a risponderle. Come riporta Fanpage Tortelli chiede a Carol una telefonata a voce, per verificare una notizia, anche un audio di pochi secondi, ma Fontana, al posto suo glissa e si rifiuta. Quando il giornalista accenna a Carol del cadavere della ragazza uccisa, Fontana scrive: “Sì, molti mi hanno detto di quella ragazza, ma fortunatamente sto bene”. Tortelli insiste, le chiede una conferma e le spiega anche che i tatuaggi sul cadavere sono molto simili ai suoi, ma Fontana non risponde più. Questo e molti altri elementi raccolti durante la sua indagine, fanno capire a Tortelli che l’assassino di Carol Maltesi è ancora a piede libero: “Dato che sono un giornalista e non un detective, ho dato tutto il materiale che avevo ai carabinieri. Ero tentato di insistere, per saperne di più, ma non volevo rischiare di inquinare le prove”
Fontana si presenta spontaneamente in questura e dopo un lungo interrogatorio viene arrestato Nelle motivazioni della sentenza a carico di Davide Fontana, infatti, si legge che alla base del delitto c’è la convinzione di essere stato trascurato ed usato. Una follia che Fontana oggi paga con 30 anni di reclusione.