Il tema del Met Gala 2024 è stato svelato: “Sleeping Beauties: Reawakening Fashion”, che prende spunto dai libri di storia. Si analizzerà la storia della moda nel corso di centinaia di anni, con pezzi moderni esposti accanto alle loro controparti storiche, e la mostra del Metropolitan Museum of Art di New York sarà strutturata intorno a tre “zone” principali – terra, mare e cielo – nel tentativo di tracciare il modo in cui il rapporto in continua evoluzione dell’uomo con il mondo naturale può essere visto attraverso la moda.
L’omonima mostra del Metropolitan Museum of Art, da cui il Gala trae ogni anno il suo tema, presenterà 250 pezzi della collezione permanente del Costume Institute, ma presentati in modo innovativo. Infatti, molti dei pezzi sono stati raramente esposti al pubblico. “Questa mostra innovativa spingerà i confini della nostra immaginazione“, ha dichiarato l’amministratore delegato del museo Max Hollein in un annuncio su Nob. 8, secondo Vogue. “E ci inviterà a sperimentare molte sfaccettature di un’opera, a saperne di più sulla sua storia e, in ultima analisi, a ottenere un apprezzamento più profondo della sua bellezza“.
Chi presiederà il primo evento del lunedì di maggio insieme ad Anna Wintour? Beh, questo sarà rivelato in un secondo momento. Una cosa certa, però, è che “Sleeping Beauties: Reawakening Fashion” sarà una mostra da non perdere. Andrew Bolton, il curatore responsabile di Wendy Yu al Costume Institute, ha detto della mostra: “È un’ode alla natura e alla poetica emotiva della moda”.
E dove si collocano le “belle addormentate”? La struttura centrale della mostra ruoterà attorno a 50 pezzi storicamente significativi che sono troppo fragili per essere indossati di nuovo. Tra gli stilisti che saranno presenti alla mostra – che sarà aperta dal 10 maggio al 2 settembre 2024 – figurano Phillip Lim, Stella McCartney, Connor Ives, Elsa Schiaparelli, Yves Saint Laurent e Christian Dior.
“La moda“, ha proseguito Andrew, “è una delle forme artistiche più emozionanti per il suo legame con il corpo. È intrisa di memoria e di emozioni, e ci relazioniamo ad essa soprattutto attraverso i nostri sensi. Spero che questa mostra possa attivare questo apprezzamento sensoriale della moda“.