Emanuele Pozzolo, è un politico di Fratelli d’Italia nato a Vercelli nel 1985, di cui si è parlato sui media nazionali perché il 31 dicembre 2023, durante il veglione di Capodanno a casa del deputato Del Mastro, da una pistola di proprietà di Pozzolo è partito un colpo che ha ferito alla gamba il genero di una delle guardie del corpo di Del Mastro. Pozzolo è sposato dal 2014 con la docente di scuola media Martina Miazzone, ed è padre di tre figli, Maria, Lucia e Marco.
Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, Pozzolo inizia la sua carriera esercitando la professione di consulente legale. Nel frattempo, ricopre, dal 2002 al 2007, la carica di presidente provinciale di Azione Giovani, organizzazione giovanile legata ad Alleanza Nazionale.
Nel 2009, poi, entra in consiglio comunale a Vercelli nelle file della Lega Nord, e dal 2012 è portavoce provinciale del neonato Fratelli d’Italia, fondato da Giorgia Meloni. Nel 2019 è eletto Assessore alle politiche giovanili di Vercelli, nella giunta del sindaco Corsano; del 2022, infine l’elezione alla Camera dei Deputati, sempre in seno a FDI, e l’incarico come membro della commissione affari esteri e comunitari.
Negli ultimi anni, Pozzolo si è reso protagonista di diverse gaffe, con dichiarazioni controverse su temi delicati. In un post FB del 2019, ad esempio, definiva “parassiti” i percettori di Reddito di Cittadinanza, in risposta alle richieste di un concittadino invalido e trapiantato; ben note, poi, le sue posizioni no-vax e anti-greenpass, più volte ribadite nel corso della crisi pandemica (citiamo da Open, del 6.12.2022)
“Cosa autorizza l’arroganza pseudo-scientifica di chi mette all’indice esseri umani che non intendono sottoporsi ad un trattamento sanitario, peraltro di natura sperimentale e che purtroppo fa registrare casi di gravi reazioni avverse, quando non addirittura il decesso fisico, che dovrebbe immunizzare da un virus ma che, nella realtà delle cose, è al massimo equiparabile ad una più o meno efficace cura preventiva?”
(2021)
“Stupisce che la Corte costituzionale reputi che, in condizioni di eccezionalità, il diritto alla salute possa prevalere su altri diritti, fino ad annullarli – e ancora – La posizione assunta dalla Corte costituzionale rappresenta un elemento di stupefacente bizantinismo leguleio, che nega la realtà dei fatti in nome di quella ideologia scientista che ha pervaso, con preoccupante intolleranza, il dibattito pubblico sulla gestione del Covid-19. Sono ancora molte le questioni da chiarire e le responsabilità da verificare in merito agli ultimi anni: perché la menzogna non può reggere in eterno e la verità sarà, di giorno in giorno, più evidente. Pensiamo alla follia dei lockdown di massa, al protocollo tecnicamente criminale della “tachipirina e vigile attesa”, alla vergogna del green pass, ai gravi effetti avversi a seguito della “vaccinazione”, alla violenta discriminazione sociale attuata su base sanitaria: su tutto questo qualcuno dovrà rispondere delle proprie azioni”
(2022)