Sabato 10 febbraio, allo stadio Siliwangi di Bandung in Indonesia, Septain Raharja, un giocatore della squadra ospite, è morto colpito da un fulmine sul campo mentre era in corso il match. Nello specifico si trattava della partita tra 2 FLO FC Bandung e FBI Subang.
Gli spettatori, dunque, hanno assistito in diretta a questo drammatico incidente. Durante un’azione, infatti, il calciatore è stato colpito dal fulmine proprio al centro del petto, lasciando ben poche speranze. Pare, infatti, che i primi soccorritori abbiano accertato la presenza di un foro proprio nel punto colpito. Per quanto riguarda le sue scarpe, poi, erano state completamente carbonizzate.
L’uomo, ancora in vita nonostante l’incredibile impatto, è stato trasportato con urgenza all’ospedale ma è deceduto poco dopo. Completamente sotto shock sono rimasti i suoi compagni di squadra e gli altri calciatori nel vederlo avvolto in una vampa improvvisa per poi crollare tramortito sul rettangolo di gioco.
Ma com’è possibile che si sia verificato questo terribile incidente? La partita si stava svolgendo in condizioni climatiche proibitive. Il cielo era plumbeo, in lontananza si sentivano i tuoni rimbombare ed erano visibili anche dei lampi. I parafulmini dell’impianto hanno evitato che questi finissero direttamente sul campo ma, nonostante tutto, un fulmine ha colpito lo sventurato giocatore che, in quel momento, si trovava sulla destra del reparto difensivo, attendendo che la palla venisse rimessa in gioco dal portiere.
#Indonesia 10/02/24 calciatore muore colpito da un #Fulmine pic.twitter.com/koz80pcShY
— Massimo Siteni (@sitenimassimo) February 12, 2024
Incidenti simili, però, sono già accaduti. Il primo in Indonesia, ad esempio, risale a dodici mesi fa. In questo caso, però, il giocatore è stato rianimato dopo molti sforzi sopravvivendo all’esperienza. Epilogo drammatico, invece, in Brasile. In quel caso un atleta appena 21enne, Caio Enrique, ha perso la vita in un incidente analogo, mentre altri calciatori colpiti nella stessa occasione, riuscirono a salvarsi. La cosa più sconcertante di quest’ultimo episodio, accaduto a Santo Antonio da Platina,