Per Rosa Bazzi e Olindo Romano, accusati per la strage di Erba, la tematica dei figli ha rappresentato sempre una nota dolente. La coppia, infatti, non ne ha avuti legandosi, probabilmente, in modo sempre più morboso l’uno all’altro. Il loro non essere negenitori, però, sembra non essere stata una scelta personale.
Rosa, infatti, ha visto naufragare due maternità. La prima per una gravidanza extrauterina e la seconda per un aborto spontaneo. Da quel momento nessuno ha più potuto sollevare l’argomento con lei. La cosa peggiore, però, è che le due mancate gravidanze hanno alimentato un sentimento astioso nei confronti dei bambini da parte della donna.
Rosa, infatti, ha sempre mostrato un evidente fastidio per i più piccoli e per i rumori inevitabilmente prodotti dalla loro vitalità. Per non parlare del potenziale disordine che avrebbero potuto portare nella sua vita ordinata in modo maniacale.
Non è un caso, dunque, che a posteriori i vicini abbiano ricordato l’atteggiamento poco amichevole con cui preferiva non rapportarsi con il piccolo Youssef, il figlio di Raffaella Castagna e Azouz Marzouk. Il bambino, infatti, non era tollerato nemmeno quando si avvicinava, a suo dire, al camper di Rosa e Olindo.
Alla base dei primi screzi con Raffaella Castagna, poi, c’erano stati proprio i rumori prodotti dal bambino. Secondo Rosa, infatti, piangeva in continuazione e non smetteva mai di strillare. Per evitare di andare incontro ad altri problemi, poi, il padre di Raffaella aveva fatto installare in casa un pavimento in cotto fiorentino alto una spanna. Tutto per attutire i loro passi e, soprattutto, quelli del piccolo. Ma, come la cronaca racconta purtroppo, nulla è valso per evitare la strage. Ai tempi della tragedia, Rosa Bazzi fornì una confessione sulla strage di Erba, che in seguito è stata contestata in vista della riapertura del processo.