Nel 2026 Eugenio Abbattista, ex arbitro di Molfetta, rimase coinvolto in un grave incidente stradale sulla Napoli Bari che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze. Abbattista, che aveva 33 anni, tamponò un tir in sosta e con la sua auto finì in una scarpata, ma fu salvato da un operatore della Croce Rossa, che si rivelò essere anche un tifoso dell’Avellino.
Era il 2 marzo del 2016 quando Abbattista stava percorrendo la Napoli Bari di ritorno dalla sfida Salernitana Entella di cui era stato primo fischietto. L’auto di Abbattista si schiantò contro un tir in sosta lungo l’autostrada A16, nei pressi dell’uscita di Benevento e finì in una scarpata. Sul posto si è precipitato un operatore della Croce Rossa fuori servizio, Ciro Carbone, che era casualmente da quelle parti. Tifosissimo dell’Avellino, il ragazzo ha rianimato l’arbitro, che aveva perso conoscenza, salvandogli la vita
Abbattista ebbe modo di raccontare la sua versione dei fatti in una lettera formale al presidente della Croce Rossa, attraverso la quale ringraziava il suo eroe.
“Mentre affrontavo la curva antecedente lo svincolo su indicato, ad una velocità tra i 110 e 120 km/h nel lato destro della carreggiata rinvenivo davanti a me un Tir completamente fermo, senza alcuna segnalazione di pericolo o transito anomalo, e non avendo alcuna possibilità di evitarlo lo tamponavo violentemente finendo poi nella piccola scarpata dello svincolo con la mia auto quasi completamente distrutta. Il conducente del Tir abbandonava, il luogo del sinistro, ripartendo senza prestare soccorso. Il primo soccorso lo ricevevo da un operatore CRI alla guida di un’ambulanza fuori servizio, Ciro Carbone, che transitava nell’altra carreggiata (in direzione Napoli) e che, resosi conto dell’accaduto, mi raggiungeva e prestava le prime cure, chiamava poi l’unità del 118 e la Polizia Stradale. (…) Proprio il gesto compiuto da Carbone che voglio rimarcare e che è stato determinante (…) Ringrazio la sua Associazione che annovera uomini come Ciro e che è quotidianamente al servizio della gente”
A sua volta, Ciro spiegò a Sportavellino.it che il suo incontro con Abbattista fu fortuito, perché non era in servizio.
“Solo il destino ha voluto che io fossi li in quel momento. Ero andato a far applicare degli adesivi sull’ambulanza quando sull’autostrada tornando verso Avellino ho visto delle auto ferme con persone in strada sulla corsia opposta. Non ho esitato a fermarmi e dopo attraversato la corsia ho capito subito che la situazione era grave. L’uomo era incastrato tra le lamiere in condizioni di semi incoscienza. Gli ho prestato i primi soccorsi e sono riuscito a farlo riprendere. Ho constatato che tutte le funzioni vitali erano nella norma e ho allertato i soccorsi. Quando il signor Abbattista ha ripreso conoscenza ha iniziato a sopraggiungere la paura ed allora ho cercato di tranquillizzarlo. Abbiamo parlato e gli ho spiegato tutto quello che succedeva tenendo sempre a bada il suo stato di salute. Siamo stati insieme quasi un’ora mentre lui era tra le lamiere. Non sono un eroe ma una persona felice che tutto si sia risolto per il meglio”.
Per fortuna Eugenio Abbattista, oggi al centro delle pagine di cronaca per le sue dimissioni e stasera protagonista di un servizio de Le Iene Show, ha potuto continuare a svolgere tranquillamente la sua vita tornando presto ad arbitrare. Di quel tragico incidente è rimasta in lui solo il grande spavento e la paura perché davvero il rischio era che potesse essergli fatale.