La listeria è un batterio responsabile della listeriosi, una malattia infettiva molto grave per l’uomo. Di questo batterio esistono sei specie rilevanti: innocua, seeligeri, welshimeri, ivanovii e grayi. Quella che si trasmette per via alimentare, come nel caso dei due lotti di salame, prodotti dal salumificio Scappocchin, ritirato dal mercato, è la Listeria monocytogenes. Essa, come detto, prolifera nel cibo e può causare infezione e intossicazione. Soprattutto nei soggetti immunodepressi
La listeria è un batterio Gram-positivo che sopravvive sia in presenza che in assenza di ossigeno. La proliferazione è favorita dalle temperature basse, mentre una temperatura di oltre 60° può ucciderla. Resiste al sale, ma è messa a dura prova dal ph acido. Proprio per queste sue caratteristiche ci troviamo di fronte a un batterio dannoso per la sua resistenza. Se un cibo è contaminato da questo organismo, congelatori o abbattitori non lo preserveranno.
Ecco perché bisogna fare molta attenzione sia in ambito produttivo che nella preparazione degli alimenti. La contaminazione crociata, infatti, ovvero l’infezione che si diffonde tramite contatto del cibo con le superfici di lavoro, con gli strumenti o l’abbigliamento, è un pericolo soprattutto nelle cucine (professionali e casalinghe).
La listeria si trova sul suolo, sui vegetali in decomposizione. E negli intestini degli animali selvatici o allevati, come ovini, bovini, suini e pollame. Può contaminare le falde acquifere e da lì arrivare pressoché ovunque, infettando anche pesci e crostacei.
Tra gli alimenti a rischio listeria ci sono salumi e insaccati come i würstel. E in generale le carni ottenute in allevamenti intensivi, dove l’igiene è carente. Ma sono a rischio anche le verdure, contaminate ad esempio da acque torbide.
I sintomi dell’infezione da listeria compaiono solitamente dopo poche ore dall’ingestione e somigliano a quelli di altre intossicazioni alimentari, come salmonellosi o Escherichia coli:
- diarrea
- dolore addominale
- vomito
- febbre
- dolori muscolari
- ingrossamento dei linfonodi
Nel caso i sintomi comparissero in una donna incinta è di vitale importanza una visita medica. La listeriosi in gravidanza, infatti, può portare a parto pretermine, morte del feto o aborto.
Lo stesso consiglio vale per le persone immunodepresse, quindi sotto terapia chemioterapica o affette da AIDS e altre patologie invalidanti per il sistema immunitario.
La sepsi da listeria può toccare il sistema nervoso centrale e provocare meningite (infezione della membrana che ricopre cervello e sistema nervoso). O endocardite (infiammazione della membrana che riveste internamente il cuore).
Si cura prevalentemente con antibiotici come rifampicina e ampicillina.
Il batterio si propaga con grande velocità e per questo è difficile gestirlo. È necessario quindi che le regole igieniche siano scrupolosamente seguite in fase di produzione. Con particolare attenzione alle acque usate per l’irrigazione. E all’ambiente in cui gli animali vivono, che dovrà essere controllato con regolarità.
Soprattutto, evitando la contaminazione delle carni con il materiale intestinale dell’animale. Di primaria importanza dovrà essere anche l’igiene dei luoghi di lavorazione. Pavimenti, utensili e attrezzature varie devono essere sanificate ogni giorno.
Questi sono i lotti ritirati dal mercato per rischio microbiologico:
- Salame nostrano 164/24, prodotto presso la sede dello stabilimento in Via Giorgio La Pira 14, Camposampiero, in provincia di Padova.
- Salame Nostrano con Aglio, con lotto di produzione 165/24. La sede dello stabilimento è la stessa.