Nutella, la crema di nocciole più nota al mondo, sta per cambiare volto e si appresta ad arrivare nei negozi in versione vegana. Quando? Autunno 2024. Lo ha ufficializzato nelle scorse ore Giorgio Santambrogio, CEO del gruppo VéGé, cooperativa della grande distribuzione. “Ci piace essere partner delle innovazioni degli amici dell’industria, ed eccoci con l’innovazione delle innovazioni: Nutella cambia, si evolve ed ecco il lancio di Nutella Plant based“.
Dunque, lo scorso dicembre Ferrero aveva depositato il marchio Nutella Plant Based (ve lo avevamo raccontato qui), ma non era ancora chiaro quando sarebbe andata in commercio la nuova variante. Bisognerà attendere solo qualche mese e poi sarà festa grande per i golosi.
Qualche importante precisazione. Si chiamerà Nutella Plant Based, e non vegan, perché secondo una strategia di marketing ben precisa in questo modo sarà più inclusiva. L’aggettivo vegan, relativo alle persone che non mangiano prodotti animali per scelta etica, rischia, secondo Ferrero, di arrivare come “estremista”.
Inoltre, per poter essere davvero definita vegan, bisognerebbe rispettare dei canoni etici ed ecologici precisi, che Ferrero non asseconda. A partire dall’utilizzo dell’olio di palma, la cui produzione è (anche) alla base della deforestazione.
Ferrero, invece, vuole allargare il mercato già ampio di Nutella, agli intolleranti al latte, ad esempio. O semplicemente agli onnivori che scelgono di mangiare sempre meno derivati animali per una questione di sostenibilità. Detto questo, la Nutella vegan o plant based è ancora un grosso punto interrogativo (per noi, almeno). Non sappiamo quale sia la lista degli ingredienti (che invece della Nutella classica conosciamo) e quindi non abbiamo idea di come saranno fatte le sostituzioni.
Diciamo che un prodotto come Nutella è facilmente veganizzabile, poiché basta sostituire il latte vaccino in polvere con quello vegetale. E la scelta è ampissima: soia, mandorla, avena. Persino nocciola, se si volesse esaltare il gusto di quello che dovrebbe essere l’ingrediente principale. E che nella realtà non è quello principale.