Il clostebol è uno steroide anabolizzante sintetico derivato dall’ormone maschile del testosterone. Si tratta di una sostanza considerata doping perché interviene sulla massa muscolare e per questo motivo non può essere impiegata durante le competizioni sportive ufficiali. In passato gli atleti della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) utilizzavano con regolarità il clostebol proprio per questo motivo. Per l’occasione fu coniata la frase “Doping di Stato”.
Lo steroide, infatti, stimola la sintesi delle proteine, favorendo lo sviluppo dei muscoli. Inoltre, aumenta, sensibilmente, la potenza muscolare. E velocizza anche la fase di ripresa del muscolo dopo uno sforzo. L’azione del clostebol permette di accrescere la quantità di ossigeno ai muscoli contestualmente a una maggiore produzione di globuli rossi.
L’utilizzo del clostebol non è permesso a livello continuativo da parte degli sportivi perché può danneggiare l’equilibrio ormonale, il sistema cardiovascolare e il fegato. Proprio come avvenuto agli atleti dell’ex DDR. Non è un caso che nel 2006 il parlamento tedesco approvò una legge per risarcire gli sportivi ancora in vita, gravemente ammalati a causa della somministrazione costante di 4-cloro.
Oggi il clostebol si utilizza per curare piccole ferite degli occhi e della pelle. Si possono acquistare farmaci con la sostanza, il Trofodermin, senza la prescrizione del medico. Si trova all’interno di pomate e spray come adiuvante nella cicatrizzazione di abrasioni, ulcere della pelle e ragadi. Sul foglietto illustrativo è chiaramente spiegato che possa comportare positività al test anti-doping, come avvenuto a Jannik Sinner nel torneo di Indian Wells dello scorso aprile. Tuttavia, la Tennis Integrity Agency (Itia), l’agenzia mondiale sul doping nel tennis, lo ha già scagionato. Poiché il campione italiano avrebbe assunto il clostebol in modo inconsapevole.
La contaminazione è avvenuta attraverso il contatto con un membro del suo staff – il fisioterapista Giacomo Naldi – che aveva applicato su di sé uno spray da banco per curare una piccola ferita al mignolo della mano sinistra (una foto con la fasciatura lo conferma).