Zona Cesarini è un modo di dire proprio del linguaggio sportivo, in particolare calcistico, che si riferisce ai gol segnati allo scadere della partita. Ed è un omaggio a Renato Cesarini che, il 13 dicembre del 1931, segnò un gol decisivo contro l’Ungheria in una gara valida per la Coppa Internazionale. La mezz’ala realizzò la rete del definitivo 3-2 degli azzurri contro i fortissimi magiari, allo scadere dei 90 minuti. Per essere precisi al minuto 89 (e 52 secondi).
Lo stesso Cesarini raccontò:
“Mancavano pochi secondi alla fine, dirigeva lo svizzero signor Mercet. A un certo punto ebbi la palla. Avevo addosso il terzino Kocsis, un tipo che faceva paura. Non potendo avanzare passai alla mia ala, Costantino. Allora ebbi come un’ispirazione, mi buttai a corpo morto, tirai Costantino da una parte, caricandolo con la spalla, come fosse un avversario, e fintai, evitando Kocsis. Il portiere Ujvari mi guardava cercando di indovinare da quale parte avrei tirato. Accennai un passaggio all’ala dove stava arrivando Orsi, Ujvari si sbilanciò sulla sua destra, allora io tirai assai forte, sulla sinistra, il portiere si tuffò, toccò la palla, ma non riuscì a trattenerla. Vincemmo per 3-2. E non si fece nemmeno in tempo a rimettere il pallone al centro…“.
Un vizio, quello di sbrogliare le situazioni in extremis, che il giocatore della Juventus aveva più volte manifestato. Sempre con la Nazionale, infatti, Cesarini aveva firmato all’85’ il pareggio di Berna contro la Svizzera, mentre in campionato, con la maglia bianconera, aveva deciso al 90.mo il derby piemontese contro l’Alessandria (3-0). Dopo la rete che lo rese celebre, ne realizzò altre due alla sua maniera: una il 20 novembre 1932 a Roma contro la Lazio (il 4-0 a zero finale dei bianconeri). E l’ultima il 19 gennaio 1933 a Torino contro il Genova.
A usare la locuzione per la prima volta fu Eugenio Danese, l’uomo che avrebbe poi creato la prima trasmissione radiofonica dedicata alla massima serie del campionato di calcio italiano. In una gara tra Inter e Roma, giocata poco dopo il match contro l’Ungheria, parlò del gol nerazzurro allo scadere come di rete in zona Cesarini.
L’espressione gergale è poi passata anche al linguaggio comune. Così, quando oggi riusciamo a risolvere una situazione per il rotto della cuffia, parliamo di zona Cesarini, appunto.