L’idea che svegliarsi presto aumenti la produttività è diffusa da secoli. Ma questa convinzione ha un reale fondamento scientifico? Studi e ricerche recenti suggeriscono che la produttività non dipende solo dall’orario di sveglia, ma da una serie di fattori legati al cronotipo individuale, alla qualità del sonno e alle abitudini quotidiane.
Il cronotipo è la predisposizione biologica di ciascun individuo a essere più attivo in determinati momenti della giornata. Le persone mattutine (allodole) tendono ad avere picchi di energia nelle prime ore del giorno, mentre quelle serali (gufi) sono più performanti nel pomeriggio o alla sera. Uno studio pubblicato su Nature Communications ha evidenziato che il cronotipo è in parte determinato dalla genetica e non può essere facilmente modificato. Costringere un nottambulo ad alzarsi presto potrebbe quindi ridurre la sua produttività anziché migliorarla.

Diversi studi, tra cui una ricerca della Harvard Medical School, dimostrano che dormire tra le 7 e le 9 ore a notte è essenziale per mantenere alte le prestazioni cognitive e fisiche. Chi si alza presto ma non riposa a sufficienza sperimenta cali di concentrazione, minore capacità decisionale e un aumento dello stress. La qualità del sonno, determinata da fattori come la regolarità degli orari, l’assenza di dispositivi elettronici prima di dormire e un ambiente adeguato, incide più dell’orario di sveglia sulla produttività.
Un altro studio condotto dalla London School of Economics ha dimostrato che la produttività dipende più dalla gestione del tempo e delle attività che dall’ora in cui ci si sveglia. Pianificare le giornate con obiettivi chiari, evitare distrazioni e lavorare nei momenti di massima energia individuale porta a migliori risultati, indipendentemente dal fatto che si sia mattinieri o nottambuli.
Dunque, la produttività è personalizzata e non universale. Chi è naturalmente predisposto a svegliarsi presto potrebbe effettivamente essere più produttivo al mattino, ma forzare un’abitudine che non rispecchia il proprio cronotipo potrebbe avere effetti negativi.
L’importante è rispettare il proprio ritmo biologico, garantire un sonno di qualità e organizzare la giornata in modo efficiente.