Boki, un giovane orso bruno europeo di tre anni, si è risvegliato dal letargo in ottima salute dopo aver subito un intervento al cervello per una rara condizione chiamata idrocefalo. La procedura, eseguita lo scorso ottobre, era un’operazione pionieristica, mai realizzata prima su un orso in Europa. I veterinari avevano temuto che, senza l’intervento, Boki non sarebbe sopravvissuto al letargo. Ora, con grande sollievo, il team del Wildwood Trust in Kent ha confermato che l’animale ha superato la sua prima ibernazione senza problemi ed è tornato ad essere il vivace Boki di sempre.
L’idrocefalo, la patologia di cui soffriva, consiste in un accumulo di liquido cerebrospinale che esercitava pressione sul cervello, causando crisi epilettiche e difficoltà visive. Senza un’operazione tempestiva, la sua condizione sarebbe peggiorata, mettendo a rischio la sua vita. L’intervento, durato tre ore, ha previsto l’inserimento di un tubo che drena il liquido in eccesso dal cervello fino alla vescica. A eseguire la complessa operazione è stato Romain Pizzi, un veterinario specializzato con sede a Edimburgo, che aveva già tentato una procedura simile solo una volta prima, su un orso nero asiatico in Laos.
Dopo l’operazione, Boki ha mostrato segni di un recupero straordinario. A novembre, prima del letargo, il team del Wildwood Trust aveva già espresso ottimismo sulle sue condizioni. Ora, con il suo risveglio, arriva la conferma che l’intervento è stato un successo.

Durante il letargo, il giovane orso ha perso circa 30 kg, un fenomeno normale per gli animali ibernanti. Secondo gli esperti, parte di questa perdita di peso è dovuta alla crescita avvenuta nei mesi di torpore, durante i quali il corpo ha consumato molte risorse energetiche. Ora, per rimetterlo in forze, il team del centro di conservazione sta monitorando attentamente la sua alimentazione e il suo comportamento.
Boki, che era stato rifiutato dalla madre alla nascita e trasferito al Wildwood Trust nel dicembre 2022, inizialmente viveva con due orsi adulti, Fluff e Scruff. Tuttavia, con l’aggravarsi della sua condizione, era stato necessario separarlo dai compagni. Adesso i responsabili del centro sperano di poter reintegrare gradualmente Boki con gli altri due orsi, ma con estrema cautela.
L’idrocefalo è una patologia che colpisce anche gli esseri umani e può manifestarsi alla nascita o svilupparsi in seguito a traumi o infezioni, ma è estremamente raro negli animali. Ecco perché la storia di Boki rappresenta un traguardo importante per la medicina veterinaria.