Si festeggia proprio oggi il compleanno di Antonino Cannavacciuolo, chef nella vita e in TV, nato appunto il 16 aprile 1975 e dunque esattamente 50 anni fa. Nel porgergli i nostri migliori auguri, approfittiamo di questa occasione per raccontare la sua storia, in particolare il modo in cui è riuscito a conquistare il cuore del pubblico italiano (e a prenderlo per la gola) diventando uno dei personaggi televisivi più famosi del momento, al punto da essere oggetto di numerose imitazioni e parodie.
Antonino Cannavacciuolo nasce a Vico Equense (Napoli) nel 1975 e sin da piccolo mostra una fortissima passione per la cucina, che decide di perseguire con l’incoraggiamento della nonna e la diffidenza del padre, cuoco di professione, che lo mette in guardia sugli ostacoli che troverà sul suo cammino. Leggenda vuole che durante una gita scolastica (frequenta l’alberghiero della sua zona) si sia recato sul Lago Maggiore, restandone così colpito da ripromettersi di tornarci per non andarsene più.
Finita la scuola, Antonino (“Toni” per gli amici, per tutti “il gigante buono”) consegue l’Attestato di Cucina nel 1993 e completa degli stage in due ristoranti francesi per perfezionare la sua formazione professionale, prima all’Auberge de l’Ill di Illhaeusern e poi al Buerehiesel di Strasburgo. A questo punto è il padre a indirizzarlo nuovamente nella terra che già lo ha conquistato, e più precisamente su un albergo sul Lago d’Orta, dove ha diversi amici cuochi. Egli lavora dapprima all’hotel San Rocco di Orta, e poi al vicino Approdo di Pettenasco, di proprietà della famiglia Primatesta: è qui che conoscerà Cinzia, figlia del proprietario, che sposerà e dalla quale avrà due figli.

Nel 1999, più determinato che mai al termine di diversi anni di gavetta, Cannavacciuolo assume la direzione di Villa Crespi, una dimora storica in stile moresco situata a Orta San Giulio, e ricopre il ruolo di chef patron: il locale continuerà a crescere in prestigio e popolarità, fino ad aggiudicarsi la terza stella Michelin nel 2022, riconoscimento accordato a circa 140 ristoranti in tutto il mondo.
Nel frattempo ha però modo di intraprendere anche una carriera televisiva di tutto rispetto, che inizia nel 2013 con Cucine da incubo, trasposizione italiana dell’omonimo format statunitense di Gordon Ramsay. Cannavacciuolo ne diventa il conduttore fisso, girando per l’Italia con l’obiettivo di aiutare i gestori di alcuni ristoranti in crisi a evitare la chiusura. A partire dal 2015, dopo alcune partecipazioni sporadiche in qualità di ospite, entra a far parte del cast di giudici di MasterChef Italia unendosi a Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich.
Entrambe le trasmissioni ottengono un successo straordinario, rendendo Cannavacciuolo una celebrità a tutti gli effetti che con la sua simpatia, la sua competenza e il suo carisma non può che tenere incollati gli spettatori allo schermo: numerose a questo punto sono le partecipazioni ad altri programmi televisivi, tra cui anche il Festival di Sanremo nel 2016; e numerose sono anche le imitazioni di cui è oggetto, da parte di comici come Angelo Pintus e Max Giusti protagonisti di siparietti a dir poco esilaranti. Nel frattempo “il gigante buono” della TV italiana apre anche dei locali che porteranno il suo nome, tra cui il Cannavacciuolo Café & Bistrot, inaugurato a Novara a fine 2015, e il Bistrot Cannavacciuolo di Torino nell’estate del 2017.