Si terrà sabato 13 gennaio alle ore 10.30, l’asta degli oggetti smarriti e non rivendicati, ritrovati all’aeroporto internazionale di Palermo, Falcone-Borsellino, tra il 2019 e il 2022. Tutte e tutti possono partecipare per acquisire uno o più dei 3.000 reperti. Tra gli oggetti più dimenticati, cellulari, cuffiette, occhiali da sole e da vista (650 pezzi), gioielli, libri e giocattoli. Senza dimenticare borse, zaini e trolley, articoli di abbigliamento e da viaggio. E fin qui, tutto nella norma. Ma in questa speciale asta potremo trovare anche macchinette del caffè, tv, stampelle, un passeggino, un drone, asciugacapelli, ferri da stiro e un iMac da 27 pollici. Dulcis in fundo, una chitarra, un mandolino e persino un ukulele.
Chi vorrà partecipare alla vendita, organizzata dall’istituto vendite giudiziarie di Palermo, dovrà presentarsi dalle 9.00 al centro direzionale Gesap, la società che gestisce il Falcone-Borsellino, vicino il parcheggio P3 dell’aeroporto. Ma qual è la trafila che si segue in caso di smarrimento di oggetti a bordo di un velivolo? Per prima cosa vengono conservati per 48 ore all’interno cassaforte dell’ufficio oggetti smarriti, in aerostazione.
Se dopo questi due giorni, nessuno rivendicherà gli oggetti in questione, verrà trasferita in tre depositi. I legittimi proprietari, però, hanno ancora la possibilità di riprendere i propri preziosi, previa comunicazione all’ufficio preposto. Dopo un anno dalla mancata rivendicazione, gli oggetti diventano di proprietà dello Stato. Circa il 70% di questi vengono solitamente recuperati, per il restante 30% c’è la vendita all’incanto. L’incasso andrà direttamente all’Erario.
“L’ultima asta è stata nel 2019” – spiega Gesap – “Gli oggetti che stanno andando in vendita sono stati rinvenuti dal 2019 al 2022 perché sono reclamabili dai legittimi proprietari entro un anno dal rinvenimento. Solitamente facciamo l’asta ogni due anni ma per via della pandemia abbiamo saltato qualche anno perché in quel periodo non c’erano molti voli e passeggeri”