L’iniziativa della Global Sumud Flotilla per portare aiuti alla Striscia di Gaza si è conclusa con 473 attivisti arrestati da Israele e quattro parlamentari italiani trattenuti per ore nei centri di detenzione, ora tornati a casa. Si tratta del senatore Marco Croatti del Movimento 5 Stelle, del deputato Arturo Scotto del Partito Democratico, e delle eurodeputate Annalisa Corrado (Pd) e Benedetta Scuderi di Alleanza Verdi e Sinistra. La loro presenza testimoniava l’importanza simbolica dell’operazione e la volontà di portare attenzione internazionale sulla crisi umanitaria a Gaza.
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L’intervento delle forze navali israeliane è avvenuto quando le imbarcazioni si trovavano a poche decine di miglia dalla costa di Gaza. La nave italiana Marinette è stata tra le prime a essere intercettata. Secondo quanto dichiarato dai legali della Flotilla, 473 attivisti sono stati trasferiti nel carcere di Ketziot, nel sud di Israele, dopo essere stati sottoposti a lunghe procedure di identificazione e controllo. Israele ha immediatamente dichiarato la fine della “provocazione”, affermando che nessuna delle imbarcazioni aveva raggiunto Gaza.
Le testimonianze dei quattro parlamentari italiani, rientrati a Fiumicino poco fa hanno dipinto un quadro di ore difficili trascorse nei centri di detenzione. Il senatore Croatti ha raccontato: “Abbiamo passato una nottata molto complessa e difficile, anche umanamente. Ci hanno schedato, monitorato, controllato. Siamo stati caricati su furgoni per andare al carcere, poi ci hanno fatto scendere, fotografato, fatto dichiarare che stavamo bene“. L’europarlamentare Scuderi ha confermato che “ci sono state delle violazioni“, pur preferendo rimandare i dettagli a un momento successivo.
Ad accoglierli, la segretaria del Pd Elly Schlein, dal senatore M5S Lorenzo Patuanelli e dal portavoce di Avs Angelo Bonelli. Tuttavia, la preoccupazione maggiore riguarda gli altri attivisti italiani ancora trattenuti nei centri di detenzione israeliani. Come ha dichiarato Croatti al suo arrivo: “Siamo tremendamente preoccupati per tutti gli italiani rimasti nel centro di detenzione. Bisogna ora portare a casa tutti“.
Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha visitato personalmente la struttura dove sono detenuti gli attivisti, definendoli in un video pubblicato su Instagram come “terroristi” e “sostenitori di assassini”. Ben-Gvir ha criticato la decisione del primo ministro di rimpatriare rapidamente gli attivisti, sostenendo che andrebbero “tenuti per qualche mese nelle prigioni israeliane”.
La solidarietà verso la missione si è manifestata anche in Israele, dove tre cittadini israeliani sono stati arrestati durante una protesta al confine di Gaza in sostegno della Flotilla. Tutta l’Italia è mobilitata al fianco di Flotilla con manifestazioni molto partecipate in ogni città, per lo sciopero proclamato.



