Vittoria Rea, nata ad ottobre 2009, è la figlia di Melania Rea, la donna uccisa da suo marito Salvatore Parolisi il 18 aprile 2011. La ragazza, che all’anagrafe si chiamava Vittoria Parolisi, nel 2021 ha cambiato cognome ed è diventata Vittoria Rea, per slegarsi definitivamente dalla figura del padre, il quale nel 2017 ha perso la responsabilità genitoriale nei suoi confronti. Oggi vive a Somma Vesuviana (Napoli) con i nonni, Vittoria Garofalo e Gennaro Rea, ex militare dell’aeronautica.
Lo zio di Vittoria, Michele, come riportato da Il Mattino, raccontò questa scelta: “Era il suo desiderio più grande. Anche a scuola, quando facevano l’appello, non sentiva suo quel cognome e non era giusto che fosse lei a portare il peso di questo. Ora la bambina ha riacquistato la sua serenità e sente ancora più forte quello che è il legame con la famiglia della mamma dove vive e sta crescendo circondata d’amore”. Vittoria, infatti, oggi vive con i nonni a Somma Vesuviana, la città dove nacque sua mamma. Zio Michele ha parlato anche dell’arrivo di suo figlio in merito alla ragazza: “Mia nipote gli fa da sorella maggiore. Posso davvero dire che con lei stiamo facendo tutti un ottimo lavoro. È molto brava a scuola e ci dà moltissime soddisfazioni”.
Vittoria è dunque circondata dall’amore della famiglia della mamma Melania Rea, ormai scomparsa da dodici anni. Zio Michele su Facebook ha voluto commentare: “Sono trascorsi dodici anni, dodici in cui il dolore dentro il nostro cuore non diminuisce mai. In questo giorno la mente ripercorre quei momenti dalla scomparsa al ritrovamento. Sono stati momenti di speranza che immediatamente vennero sopraffatti dalla disperazione”.
Quando Vittoria era piccola, il giudice aveva concesso a suo padre Salvatore di telefonarle una volta a settimana. E due volte a settimana, la bambina andava a trovare i parenti del padre. Subito dopo l’omicidio di sua mamma, prima che Vittoria andasse al nido, una psicologa consigliò ai Rea di usare il cartone animato di Tarzan, per spiegare a Vittoria ciò che le era successo: “un cucciolo d’uomo, coraggioso come lei, può perdere i genitori ed essere allevato da una famiglia di scimmie, amorevoli come loro”. Da piccola, quando andò a vivere con i nonni, dormiva nella cameretta che era stata di sua mamma Melania.