Qupanuk Olsen è una figura di spicco in Groenlandia. Ingegnere minerario, creatrice di contenuti e recente candidata politica, trionfatrice alle ultime elezioni con il partito indipendentista Naleraq, rischia di diventare una protagonista della scena politica internazionale con la sua visione favorevole a Donald Trump (che settimane fa aveva lanciato l’idea di annettere la Groenlandia agli USA).
Nata il 6 maggio 1985 a Qaqortoq, sotto il segno del Toro, Olsen ha costruito una carriera nel settore minerario, lavorando per aziende internazionali e insegnando tecnologia mineraria. Parallelamente, ha lanciato il canale YouTube Q’s Greenland, che ha attirato un vasto pubblico grazie ai contenuti su cultura inuit, lingua groenlandese e vita quotidiana. Su Instagram e TikTok ha raggiunto centinaia di migliaia di follower.
Nel gennaio 2025, Olsen ha annunciato la sua candidatura con Naleraq, un partito che sostiene l’indipendenza della Groenlandia. La sua campagna ha enfatizzato la necessità di una Groenlandia economicamente autosufficiente, puntando sulle risorse minerarie. Pur non essendo apertamente filo-Trump, ha sfruttato l’attenzione internazionale per spingere la questione sovranista. “Penso che sia fantastico che Trump abbia mostrato interesse per la Groenlandia. Accelera di 100 volte l’indipendenza del nostro Paese“, ha dichiarato in una recente intervista. Olsen è sposata ed è madre di quattro figli. Parla correttamente tre lingue: inglese, danese e groenlandese.
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La Groenlandia, lo ricordiamo, cerca l’indipendenza dalla Danimarca. Attualmente, è un territorio autonomo del Regno di Danimarca, ma non è ancora uno Stato indipendente. Il tentativo di affrancarsi dalla terra madre ha vissuto varie fasi. Nel 1979 ottenne l’autonomia con un governo locale, nel 2009, con un referendum, ha ottenuto un’autonomia ancora più ampia, assumendo il controllo di molte aree governative, tranne difesa e politica estera. Una situazione che molti groenlandesi vorrebbero cambiare, come dimostrano i risultati delle ultime elezioni. Naleraq, infatti, ha conquistato un netto 23% nelle parlamentari.
Per Olsen, il potere della Groenlandia risiede nelle immense risorse minerarie dell’isola. Il sottosuolo è infatti ricco di terre rare, metalli preziosi, grafite e uranio.