Robert Francis Kennedy Jr., nipote del presidente John F. Kennedy e figlio dell’ex procuratore generale Robert F. Kennedy, è una figura complessa e controversa nel panorama politico e sociale statunitense. Erede di una delle dinastie politiche più famose al mondo, ha iniziato la sua carriera come avvocato ambientalista, scrittore e, più recentemente, come figura centrale del movimento no-vax con esternazioni piuttosto discutibili.
Nato nel 1954, è cresciuto sotto l’ombra dell’assassinio di suo padre e di suo zio, eventi che hanno segnato profondamente la sua vita e la sua famiglia. Ha studiato legge ad Harvard e si è dedicato inizialmente alla difesa dell’ambiente, ottenendo importanti successi legali contro grandi aziende inquinanti.
Tre matrimoni, sei figli, tra gli anni ’90 e ‘2000, poi, è diventato una figura di riferimento nel movimento ambientalista statunitense. Ha fondato l’organizzazione non profit Waterkeeper Alliance, impegnata nella difesa dei corsi d’acqua e degli ecosistemi acquatici. Le sue battaglie legali contro aziende petrolifere e industriali gli hanno valso l’ammirazione di molti ambientalisti.
Nonostante questo, però, negli ultimi anni Robert Kennedy Jr. è diventata una figura divisiva e ambigua. Molto si deve alle sue posizioni sempre più critiche nei confronti delle vaccinazioni e alla promozione di teorie complottistiche sulla loro sicurezza e sull’operato delle case farmaceutiche, che hanno causato più di un’opposizione da parte del partito Democratico. Queste prese di posizione lo hanno allontanato da molti dei suoi sostenitori storici e lo hanno reso oggetto di aspre critiche da parte della comunità scientifica.
Robert Kennedy Jr., infatti, può essere considerato come un leader negazionista del COVID-19. Dal suo punto di vista si trattava di un virus programmato che, in qualche modo, avrebbe risparmiato gli ebrei.
Altrettanto scalpore, poi, hanno suscitato le sue considerazioni sull’aborto. Per quanto riguarda questa tematica, infatti, Kennedy si è dichiarato contrario se effettuato dopo il terzo mese di gravidanza.
A questo, poi, si aggiunge anche il racconto fatto da lui stesso riguardo il parassita che ha abitato nel suo cervello dieci anni fa.
Per tutti questi motivi, dunque, la sua candidatura alle primarie dei Democratici per le presidenziali del 2020 e del 2024 non sono state accettate. Il rischio politico nel sostenere una figura così ambigua, controversa e onestamente imprevedibile erano potenzialmente molte. Anche se, visti gli ultimi risultati elettorali, gli americani sembra non riescano proprio a far tesoro delle esperienze già vissute. Ma questo è un male comune a molte democrazie. Ora, Kennedy sarà il nuovo segretario alla Salute nell’amministrazione Trump che si insedierà il prossimo 20 gennaio.