Luciano De Luca era nato a Roma l’8 febbraio 1954 e sarà ricordato per sempre per essere l’uomo che ha prestato la sua voce agli annunci della metro B di Roma. De Luca viveva nel quartiere prenestino labicano ed è morto il 13 marzo 2024 all’età di 70 anni. L’uomo aveva un figlio, Alessio, con cui condivideva la passione per l’informatica e la tecnologia, ed è stato proprio quest’ultimo a raccontare in che modo la voce di suo papà è diventata così rappresentativa per la metropolitana di Roma e di come gli annunci, più di trent’anni fa, non furono certo registrati con strumenti professionali, eppure hanno funzionato.
“Allontanarsi dalla linea gialla. Treno in arrivo”
Come racconta Il Messaggero, Luciano si era diplomato all’Istituto Tecnico Industriale ad indirizzo informatico Giorgi, a Roma, e aveva iniziato il suo percorso professionale come insegnante di elettronica in alcuni istituti tecnici della Capitale. Nel 1979 però viene assunto nel reparto ISMV, la società che allora si occupava della gestione e manutenzione delle obliteratrici (poi diventata Cotral, successivamente fusa con la Atac). L’anno seguente collabora all’apertura della Metro A di Roma, ma la “svolta”, quella che lo avrebbe consegnato all’eternità, arriva con la registrazione degli annunci per la metro B.
Il figlio di Luciano ha raccontato che i primi messaggi audio per la metro furono registrati negli anni ’90 da suo padre nella sua stanzetta, con un microfono da poche lire, perché erano erano giusto una prova da far ascoltare ai suoi superiori per far capire come funzionava il tutto. Invece, la dirigenza scelse proprio quei messaggi come voce ufficiale della metro. Nel 2012, quando si rese necessario registrare i nuovi messaggi per la metro B1, Luciano e Alessio avevano in dotazione “strumenti più professonali come un microfono a condensatore e scheda audio” ma la resa dei nuovi messaggi sugli altoparlanti installati in metro, non era stata giudicata soddisfacente. Quindi Luciano registrò anche i nuovi messaggi con il vecchio sistema.
“Quando è andato in pensione, a marzo 2019, i suoi colleghi l’hanno voluto omaggiare con una targa: The Voice of Subway”
Uno dei ricordi più sentiti, alla scomparsa di Luciano, arriva dall’ex collega Raffaele Majo, su Facebook: “Era un uomo di una gentilezza smisurata. Abbiamo trascorso circa dieci anni di lavoro insieme, a stretto contatto nel mitico ufficio di Garbatella. Lui sempre dispensatore di buon umore e con la voglia di scherzare con i colleghi. Lo prendevo tanto in giro per quella voce nella metro B, perché a volte alcuni utenti non si capacitavano del fatto che non si usasse una voce più “tipica” per gli annunci. Ma poi glielo dicevo che a me la sua voce calda e pacata piaceva molto, in realtà. Sembrava dire: “amici la vita va goduta senza frenesie!”; con calma, circondandosi di cose belle e buone, come quando parlavamo di musica o si mangiava insieme”