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Home » Attualità » Chi sono i figli di Umberto Bossi: Riccardo, Renzo, Roberto Libertà e Eridano Sirio

Chi sono i figli di Umberto Bossi: Riccardo, Renzo, Roberto Libertà e Eridano Sirio

Scopriamo chi sono Riccardo, Renzo, Roberto Libertà e Eridano Sirio, i figli di Umberto Bossi, ex segretario della Lega e cosa fanno oggi.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti8 Marzo 2024
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Umberto Bossi
Umberto Bossi, ex segretario della Lega - Fonte: La Repubblica
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Umberto Bossi. ex Ministro durante il primo Governo Berlusconi e fondatore della Lega Nord, ha avuto quattro figli. Riccardo, nato nel 1979, Renzo, nato nel 1988, Roberto Libertà e Eridano Sirio, nato nel 1995 Il primo è nato dal matrimonio con Gigliola Guidali, conosciuta durante i suoi studi di medicina mai terminati. Gli altri tre, invece, li ha avuto dalla seconda moglie Manuela Marrone, sposata nel 1994.

Riccardo Bossi
Riccardo Bossi – fonte: Adnkronos

Riccardo Bossi, primogenito del segretario della Lega, è nato il 6 maggio 1979  e, attualmente, si trova al centro di un’indagine per truffa ai danni dello Stato. Sembrerebbe, infatti, che abbia percepito in modo del tutto indebito il reddito di cittadinanza per un tolta e di dodicimila euro. Questa, però, non è la prima volta che si trova a gestire dei guai con la giustizia. Tra le altre cose infatti, nel 2016, Riccardo è stato condannato ad un anno e otto mesi per appropriazione indebita aggravata per le presunte spese personali con i fondi del Carroccio. Per quanto riguarda la sua vita privata, invece, è stato sposato con Maruscka Abbate dal 2005 fino al 2010. Dalla loro unione è nata una figlia, Lavinia Sofia, la prima nipote di Umberto Bossi. La professione, invece, rimane avvolta nel mistero. Si parla, infatti, di un’attività imprenditoriale non ben definita. Sappiamo tuttavia che in passato è stato un appassionato di rally, tanto da aver partecipato ad alcune gare. Nel 2007 tentò di partecipare all’Isola dei Famosi e riuscì ad ottenere il benestare del padre, poi non se ne fece più nulla.

Renzo Bossi tra gli scaffali di Grana Padano
Renzo Bossi tra gli scaffali di Grana Padano – fonte: Instagram

Altrettanto noto alle cronache è il secondogenito Renzo Bossi, nato l’8 settembre 1988, meglio conosciuto come Il trota. A portarlo sulle pagine dei giornali ancora molto giovane è quello che venne definito come il laurea gate. Ossia, il caso della sua laurea acquistata in Albania senza sostenere nemmeno un esame.  Dopo questo evento, poi, ha tentato di percorrere la carriera politica. Ma, ben presto, si è reso conto di non essere assolutamente adatto. Eletto al Pirellone nel 2010 come consigliere regionale del Carroccio in Lombardia, ha dato poi le dimissioni nel 2012 conseguentemente allo scandalo Belsito, dopo un’inchiesta sull’utilizzo per fini personali dei finanziamenti pubblici della Lega Nord. Oggi Renzo ha 35 anni, è imprenditore e titolare dell’azienda agricola Tera Nostra, si occupa di formaggi e si è sposato con Izabela Corina Joncu,  un’imprenditrice nell’ambito dei profumi di origini romene, molto attiva sui social.

Il soprannome “trota” si deve proprio al padre di Renzo, come spiegò il ragazzo in un’intervista a Il Giorno: “Eravamo sul Monviso. “Renzo è il delfino?” gli ha chiesto qualcuno. “Per ora è una trota”, ha risposto. Qualcuno può pensare che mi sia offeso. Assolutamente no. Anzi. Su Facebook è nato il Trota fan club”

 

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Roberto Libertà Bossi invece, ha preso spunto dal suo nome tanto da sentirsi libero, nel 2010, a soli 19 anni, di lanciare un gavettone composto da acqua e candeggina su un militante di Rifondazione, provocandogli delle irritazioni non da poco conto sul volto. Ovviamente la vicenda è rimbalzata su tutti i canali d’informazione che, in alcuni casi, hanno cercato di archiviare l’accaduto come una “ragazzata”. La stessa cosa, però, non l’ha fatta la giustizia. Roberto, infatti, è stato condannato a pagare un risarcimento per danni morali e fisici.

Per quanto riguarda l’ultimogenito Eridano Sirio invece, non si hanno molte notizie se non che sfrequenti la facoltà di Economia. Il ragazzo, nato il 12 agosto 1995 ad Angera, infatti, sembra amare la privacy molto più dei suoi fratelli. E, forse, vedendo le loro esperienze, ha deciso di tenersi lontano da alcuni guai. Soprattutto quelli con la giustizia: D’altronde, un ragazzo battezzato con l’acqua del fiume Pò e che porta il nome di una sua divinità, oltre che di un astro, non passa inosservato.

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