Chico Forti, ex campione di windsurf e produttore televisivo, in prigione negli Stati Uniti per 24 anni, in seguito alla condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore australiano, Dale Pike, è rientrato da poche ore in Italia. Sarà portato al carcere di Montorio a Verona, dopo un breve passaggio a Rebibbia. Non è del tutto chiaro cosa succederà ora. Si parla di possibilità di libertà vigilata o di arresti domiciliari. Tuttavia, c’è anche un’ipotesi di piena libertà. Solo se viene confermata la buona condotta. Questo, almeno, è quanto prospetta Alexandro Maria Tirelli, avvocato penalista e consulente della famiglia Forti.
Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria, passata quasi nel dimenticatoio, fino a quando un servizio di Le Iene, nel 2020, non l’ha riportata in primo piano.
Tutto inizia il 15 febbraio 1998, a Miami. Qui sulla spiaggia di Sewer Beach si trova il cadavere di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, con il quale Forti stava trattando l’acquisizione del Pikes Hotel, a Ibiza. Non ci sono dubbi, l’omicidio è avvenuto con due colpi di pistola calibro 22 alla nuca. Le indagini portano quasi subito a Forti, che nelle ultime ore aveva incontrato la vittima, in un primo momento negando l’addebito.
Inizialmente, Forti finisce in manette per frode, circonvenzione d’incapace e concorso in omicidio. Liberato su cauzione e scagionato dalle accuse di frode, torna però in carcere per omicidio, causato dalla frode. L’accusa ora è quella di “felony murder”. Ovvero di un omicidio compiuto in esecuzione di un altro reato. In sostanza, ha ucciso Dale Pike in esecuzione di una truffa verso di lui e suo padre. La sentenza arriva nel 2000 al termine di un processo in cui la difesa di Forti ha avuto diritto di replica.
La vicenda è molto complessa e densa di punti oscuri, per questo vi rimandiamo a questo articolo, dove troverete tutti i dettagli della storia.
Chico Forti è tornato in Italia. Fiera del lavoro del Governo italiano.
Ci tengo a ringraziare nuovamente la diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione. pic.twitter.com/EiPDtb854L— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 18, 2024
Lo scorso 1 marzo, come detto dal presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, arriva l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Forti. “Un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo“, ha sottolineato il capo dell’esecutivo.