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Home » Attualità » È nei nostri mari: la carovella portoghese ora in Italia, ecco dove (e cosa fare con la “super medusa”)

È nei nostri mari: la carovella portoghese ora in Italia, ecco dove (e cosa fare con la “super medusa”)

Tutto quello che bisogna sapere sulla caravella portoghese, una creatura marina che desta molte preoccupazioni.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino26 Agosto 2025
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Caravella portoghese
Caravella portoghese
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La caravella portoghese (Physalia physalis) è recentemente balzata agli onori della cronaca per la sua crescente presenza nel Mediterraneo, destando preoccupazione tra i bagnanti. Ma cosa sappiamo veramente di questo organismo? Spesso erroneamente definita medusa, la caravella portoghese è in realtà un sifonoforo, una colonia di organismi specializzati e interdipendenti.

A differenza delle meduse, la caravella portoghese galleggia grazie a un pneumatoforo, una sacca piena di gas, dalle caratteristiche iridescenze blu-viola. Sotto la superficie, si celano tentacoli urticanti, che possono estendersi fino a 30 metri, un’insidia invisibile per i bagnanti. Questi tentacoli sono armati di cellule che iniettano un potente veleno, dette nematocisti, sono responsabili di reazioni che variano da un intenso dolore a shock anafilattico, in casi estremi, ovvero se la persona colpita è già soggetta a reazioni allergiche.

Caravella portoghese in mare
Caravella portoghese in mare

L’arrivo della caravella portoghese nelle acque italiane non è un fenomeno del tutto nuovo. Studi del WWF documentano la sua presenza nel Mediterraneo già a metà Ottocento. Tuttavia, il cambiamento climatico e il conseguente riscaldamento delle acque stanno favorendo la sua migrazione verso nord, aumentando la frequenza degli avvistamenti lungo le coste italiane, spagnole e francesi.

In caso di avvistamento di una caravella portoghese, è fondamentale mantenere la calma ed evitare qualsiasi contatto. Se si viene punti, è cruciale rimuovere con attenzione eventuali residui di tentacoli, senza strofinare la zona interessata. Risciacquare abbondantemente con acqua di mare (mai con acqua dolce, che potrebbe attivare le nematocisti residue) e applicare impacchi freddi può alleviare il dolore. Consultare un medico è sempre consigliabile, soprattutto in presenza di reazioni allergiche o sintomi gravi.

La conoscenza è la nostra migliore arma contro i pericoli del mare. Informarsi sulle caratteristiche della caravella portoghese, sulle precauzioni da adottare e sul corretto comportamento in caso di contatto, ci permette di godere delle nostre spiagge in sicurezza, rispettando al contempo la biodiversità del nostro ecosistema marino.

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