Elon Musk non ha mai nascosto la sua ossessione per il crollo delle nascite, ma nuovi dettagli emersi da un’inchiesta del Wall Street Journal e da fonti confermate rivelano che dietro la sua paternità multipla c’è una strategia pianificata e sistematica. Nella sua testa ci sarebbe proprio progetto procreativo, per lasciare un’impronta genetica e ideologica nel futuro del pianeta (e di Marte, sic.).
Nella mente di Musk c’è un’idea precisa: l’umanità è in declino a causa del calo delle nascite e occorre agire in fretta. Per questo ha avuto almeno 14 figli con quattro donne, tra cui la musicista Grimes e l’ex dirigente di Neuralink Shivon Zilis. In realtà, il numero reale dei figli sarebbe più alto, visto che Musk ha anche donato il proprio sperma in circostanze riservate. E, sempre come sostiene il WSJ, ci sarebbero messaggi che certificano una “relazione” tra Musk e una “figura pubblica giapponese”, per un concepimento senza coinvolgimento romantico.
The women raising Elon Musk’s “legion” of children, and the long-time fixer keeping it all secret https://t.co/QI8wAdCAW2
— The Wall Street Journal (@WSJ) April 16, 2025
Uno degli episodi più discussi riguarda Ashley St. Clair, influencer di destra, che ha avuto un figlio con Musk. Durante la gravidanza, Musk le avrebbe proposto di usare anche altre donne per generare nuovi figli “più velocemente”, suggerendo l’uso di madri surrogate per “raggiungere il livello legione prima dell’apocalisse”. Legione non è un termine casuale, ma una parola ricorrente nel lessico di Musk che punterebbe ad avere una progenie ampia e “agguerrita” come le milizie dell’antica Roma.
Il controllo delle relazioni e delle comunicazioni con le madri dei suoi figli è affidato a Jared Birchall, stretto collaboratore del tycoon e direttore del suo “family office”. Birchall è a capo di una vera e propria organizzazione che si occupa di negoziare accordi finanziari (con cifre a molti zeri), in cambio del silenzio e della rinuncia a menzionare Musk nei documenti ufficiali, come i certificati di nascita.
Quando le donne coinvolte si rifiutano di firmare o si rivolgono a un avvocato, rompendo il vincolo di non divulgazione di notizie, le offerte vengono ridotte drasticamente. Come accaduto con St. Clair. Dopo aver chiesto un test di paternità, il supporto mensile è stato dimezzato più volte fino a scendere a $20.000.
Dopo mesi di silenzi, pressioni e riduzioni economiche, l’analisi ha stabilito con una probabilità del 99,9999% che il bambino sia suo. Il caso è ora all’esame della Corte Suprema di New York, dove si discute anche di eventuali clausole di riservatezza e sostegno al minore.
Il quadro dipinto dal WSF è piuttosto amaro. Musk interagisce con le donne attraverso X, proponendo loro di avere figli. L’influencer Tiffany Fong ha raccontato di essere stata contattata da Musk per avere un figlio. Davanti al rifiuto della donna, è stata esclusa dai contatti milionario e ha visto calare le sue entrate sulla piattaforma.