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Home » Attualità » Quando dimagrire diventa tortura: il reality più amato d’America smascherato da Fit for TV su Netflix

Quando dimagrire diventa tortura: il reality più amato d’America smascherato da Fit for TV su Netflix

Il documentario Netflix su The Biggest Loser svela scandali e controversie. E mostra come negli anni 2000 l'idea di dieta fosse malsana.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino20 Agosto 2025
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Fit for TV
Fit for TV (fonte: Netflix)
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C’è una docuserie su Netflix che in questi giorni sta svelando il lato oscuro (davvero nerissimo) di un celebre programma americano, The Biggest Looser (il perdente più grande) in cui si raccontava la storia di persone obese sottoposte a stress di ogni tipo pur di dimagrire. “Fit for TV”, diretto da Skye Borgman ha scoperchiato il vaso di Pandora sulla serie che andò in onda sulla NBC dal 2004 al 2020, promettendo trasformazioni miracolose. Dietro le telecamere, però, si nascondeva una realtà ben diversa. Diete da fame, allenamenti estremi, svariati atti “sadici” pur di tirare fuori materiale che portasse ad ascolti alti e, quindi, soldi.

Attraverso testimonianze crude di ex concorrenti, come quella di Tracey Yukich, che racconta di organi al collasso, o Joelle Gwynn, costretta a ignorare dolori lancinanti, la serie denuncia metodi estremi che trascuravano il benessere dei partecipanti. Una partecipante, Kai Hibbard, ha rivelato sofferenze durature, tra piedi sanguinanti, perdita di capelli e amenorrea (assenza di ciclo mestruale), mentre un’anonima ha descritto diete da 400 calorie e allenamenti massacranti di 8-9 ore, con gravi conseguenze come perdita di memoria a breve termine.

A finire nell’occhio del ciclone, in particolare, è stata la trainer Jillian Michaels, volto storico del programma per 12 stagioni. Michaels, che negli anni ha costruito un piccolo impero sul fitness, si è trovata accusata di aver distribuito illegalmente pillole di caffeina ai concorrenti durante i loro percorsi di perdita di peso.

La risposta della Michaels è stata immediata. Ha pubblicato screenshot di vecchi messaggi e email che, secondo lei, la assolverebbero da ogni colpa, sostenendo che “la caffeina non è mai stata bandita nel programma“.

Particolarmente controversa è stata la situazione di Rachel Frederickson, vincitrice della 15ª stagione. La sua estrema perdita di peso scioccò i telespettatori e la Michaels rivelò di aver espresso “serie preoccupazioni sia pubblicamente che direttamente alla NBC sulla salute dei concorrenti e sulle condizioni di Rachel in particolare”. In risposta alle sue preoccupazioni, ricevette una email diretta dal presidente di NBC Entertainment che la minacciava di azione legale se non avesse pubblicamente approvato l’apparizione della Frederickson al finale.

La Michaels ha annunciato di essere pronta ad intraprendere azioni legali contro Netflix, il produttore del documentario, e due protagonisti, il collega Bob Harper e il Dr. Huizenga, esperto medico di The Biggest Looser. “Fit for TV” si è anche avvalso dei dati raccolti da uno studio del 2016 del Dr. Kevin Hall (National Institutes of Health), che ha monitorato 14 concorrenti dell’ottava stagione per sei anni.

La ricerca ha evidenziato che il cosiddetto “adattamento metabolico” estremo ha ridotto il Tasso Metabolico a Riposo di 610 calorie al giorno in più del previsto al termine del programma. Questa combinazione di metabolismo rallentato e fame persistente ha intrappolato i concorrenti in un ciclo biologico che ha reso il recupero del peso quasi inevitabile.

Tutto, per uno show.

 

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