Il contenuto dell’audio dell’omicidio di Pierina Paganelli è stato rivelato: si sente un brusio, forse la voce di un uomo che saluta, poi sette urla della vittima, quindi rumore di chiavi che aprono e chiudono la porta del box e infine il motore di un’auto che scende nella rimessa del condominio. Paganelli è stata uccisa il 4 ottobre a Ca’ Acquabuona (Rimini) mentre rincasava nella sua abitazione a Via del Ciclamino e gli inquirenti stanno cercando di analizzare l’audio ricavato dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza per individuare qualche indizio.
L’ANSA spiega che l’audio che è stato fatto ascoltare ai media nello studio dell’avvocato Mario Scarpa è grezzo e non è quello su cui stanno lavorando gli investigatori. Nel file, registrato alle 22.10 del 4 ottobre, si sente l’auto di Piera Paganelli che scende in garage e percorre il tragitto fino al suo box auto. La donna scende dalla macchina, apre la porta basculante del suo box, parcheggia la vettura all’interno e dopo qualche minuto chiude la porta del box per poi avviarsi verso la porta tagliafuoco. A quel punto si sente un brusio – pare di una voce maschile bassa che dice “Ciao” – e poi si sentono le urla della vittima. Pierina Paganelli urla sette volte e sembra anche che dica qualcosa come “no, no” oppure “oh no”, ma qui la sua voce si sente appena.
Dall’audio quindi si evince che Pierina Paganelli avrebbe incontrato il suo assassino già davanti ai garage e subito dopo l’aggressione potrebbe aver cercato di fuggire verso la porta tagliafuoco con l’intenzione di salire su per le scale o con l’ascensore, ma viene raggiunta dell’omicida nello spazio tra le due porte tagliafuoco dove verrà ritrovata cadavere il mattino seguente, verso le ore 8.30 dalla nuora Manuela Bianchi, che vive nello stesso stabile.
Qualche minuto dopo l’omicidio si sente qualcuno che apre e chiude la porte di uno dei garage e un’altra auto che scende nella rimessa. L’ANSA spiega che trattandosi di un’area molto grande, non è detto che si tratti dell’assassino, perché altri condomini avrebbero potuto accedere ai box, fare manovre e spostarsi attraverso un’altra scala interna, senza accorgersi di ciò che era appena successo.
Un’altro video attualmente al vaglio degli inquirenti è quello di una telecamera collocata all’interno di una farmacia che si trova di fronte al condominio di via del Ciclamino. L’obiettivo, collocato all’interno, punta verso la vetrina esterna, che però ha un vetro satinato. Si vede chiaramente l’auto di Pierina Paganelli che scende verso i box e poi a seguire due ombre, che potrebbero essere dell’assassino e di un complice.
Ricordiamo che Pierina Paganelli era una pensionata e testimone di Geova molto attiva e conosciuta in zona. Era separata dal marito da molti anni – l’ex marito vive a lavora a Monaco di Baviera – e ha tre figli, Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi. Uno degli aspetti più strani di questa storia è che Giuliano Saponi, a maggio, è rimasto coinvolto in uno strano incidente stradale in seguito al quale ha riportato ferite gravissime che lo hanno costretto al ricovero in diverse strutture ospedaliere fino ad ottobre. Le indagini si sono concentrate anche sulla moglie di Giuliano, Manuela, che aveva avuto degli screzi con la suocera. Altri personaggi al centro delle indagini, sono il fratello di Manuela e un vicino di casa senegalese, Louis Dassilva, sposato, che negli ultimi tempi avrebbe iniziato un’amicizia con Manuela. L’uomo però ha smentito che tra lui e Bianchi ci sia stata una relazione, come ipotizzano i media. Nei giorni scorsi, un altro aspetto di cui si è parlato molto sui media è la cancellazione, da parte di Manuela Bianchi, di una serie di post da Facebook, caratterizzati da un tono rancoroso rivolto a persone non specificate.