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Home » Attualità » Pina Auriemma oggi, che fine ha fatto la “maga” del delitto Gucci

Pina Auriemma oggi, che fine ha fatto la “maga” del delitto Gucci

Cosa fa oggi Pina Auriemma, scopriamo che fine ha fatto la maga del delitto Gucci, complice di Patrizia Reggiani nell'omicidio di suo marito.
Agnese AlbertiniDi Agnese Albertini18 Ottobre 2023
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Pina Auriemma oggi ha 75 anni ed è una donna libera, vive a Milano e preferisce stare lontana dai riflettori, dopo aver scontato 13 anni di carcere per il suo coinvolgimento come complice di Patrizia Reggiani nell’omicidio di Maurizio Gucci, prima di essere rilasciata per buona condotta nel 2010. Ha “cancellato completamente” Patrizia, “l’ho eliminata dalla mia vita e dai miei pensieri“. Giuseppina Auriemma, un tempo frequentatrice dell’alta società, venne soprannominata la “Strega Nera” in Italia per le sue presunte capacità di chiaroveggenza, le credenze occulte e il suo ruolo nella scomparsa di Maurizio Gucci, ma lei ha sempre respinto l’appellativo di maga.

Pina ha anche aggiunto che, piuttosto che della prigione, era più turbata dal fatto che Maurizio avesse perso la vita, perché nessuno se lo merita. “So di aver fatto una cosa terribile“, ha detto. Durante il processo Pina ha ammesso di non avere poteri magici naturali e alla fine ha ricevuto una condanna a 25 anni dietro le sbarre. Oggi Auriemma rifiuta fermamente l’appellativo di maga e sostiene che non ha mai fatto le carte e non ci ha mai creduto, ma erano i Gucci ad essere un po’ fissati con tarocchi e lei li accompagnava da alcuni cartomanti.

“Non sono una maga, che se lo mettano in testa. Sono tutte stronzate, non ci ho mai creduto, è un insulto alla mia intelligenza continuare a identificarmi con una strega. Credo che anche nel film mi diano quella parte, nonostante l’abbia detto già molte volte che è tutta un’invenzione. Gli appassionati di magia erano Patrizia e Maurizio, non muovevano un dito senza consultare i cartomantiï”

All’inizio del 1997, grazie alle intercettazioni telefoniche e al lavoro della polizia sotto copertura, Pina Auriemma e Patrizia Reggiani furono arrestate e accusate di omicidio premeditato in relazione all’assassinio di Maurizio Gucci nel 1995. “Quando [i funzionari] alla fine sono venuti ad arrestarmi, ho detto: ‘Finalmente‘”, ha raccontato candidamente l’ex attrice al Daily Mail di recente. “Non riuscivo più a sopportare il senso di colpa. Ci sono state tante volte in cui sono stata davanti alla stazione di polizia con l’intenzione di costituirmi, ma avevo troppa paura“.

Secondo i resoconti, l’allora veggente si imbatté per la prima volta in Patrizia Reggiani in un centro benessere, dove parlarono per ore dei loro ideali e formarono una vera e profonda amicizia. Così, Pina divenne gradualmente una parte vitale della vita quotidiana della socialite, e quest’ultima convinse persino il marito a lasciare che Pina aprisse un franchising a Napoli.

Come ha detto nella sua apparizione a “Lady Gucci”, Pina crede che Patrizia si sia sentita umiliata dopo che il marito l’ha lasciata per un’altra donna. “Qualcosa è scattato in lei“, ha detto. “Forse è stato un colpo al suo narcisismo. Aveva chiesto a tutta Milano di trovare un assassino. Nessuno la prese sul serio. Io ero l’unica stupida“. Tuttavia, a “Dateline”, Pina Auriemma ha spiegato di aver presentato la sua amica ai sicari solo perché pensava ad una truffa e non ha mai voluto che il piano di omicidio su commissione andasse a buon fine. Dopo aver vissuto per un po’ con la Vedova Nera, Pina ha aggiunto con sicurezza che “era più triste e dispiaciuta per la perdita del suo nome” che per il suo matrimonio.

“Tutto l’amore che Patrizia aveva, l’ha trasformato in rabbia. Andava in giro per la città chiedendo se qualcuno volesse uccidere l’ex marito. Inizialmente pensavo fosse solo un momento passeggero, poi ho capito che faceva sul serio e per tenerla buona ho pensato ad una truffa. Le ho detto che avrei trovato qualcuno disponibile ad ammazzare Maurizio. Ho contattato Ivano Savioni, era il portiere di un piccolo albergo di Milano. Non era un criminale, aveva solo bisogno di qualche soldo. Ma in realtà non c’era nessun vero piano per uccidere”

 

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