Come abbiamo visto nel film televisivo Folle d’amore, Alda Merini ha avuto in Arnoldo Mosca Mondadori un buon amico negli ultimi anni della sua vita. Figlio del giornalista Paolo Mosca (fratello del celebre Maurizio) e di Nicoletta Mondadori, Arnoldo Mosca Mondadori è un imprenditore filantropo. Nato nel 1971, anno di morte del leggendario editore Arnoldo, che era il suo bisnonno, Mosca ha creato la Fondazione Casa dello spirito e delle arti. E con essa un progetto di recupero dei detenuti, Il senso del Pane, che dal 2016 produce ostie per la messa, realizzate proprio in carcere, da assassini pentiti, condannati all’ergastolo.
Sposato con Caterina Roggero, docente di cultura araba alla Statale di Milano e padre di tre figli, Mosca Mondadori è religiosissimo. Ed è ministro straordinario dell’eucarestia. Ha cioè il computo di distribuire la comunione, in casi eccezionali. Ha raccontato che la prima volta che si confessò, alll’età di nove anni, svenne e dovettero portarlo in infermeria.
Egli ha curato l’opera mistica di Alda Merini, che negli ultimi suoi anni aveva cominciato a scrivere liriche religiose. Un corpus di poesie, scritte tra il 1998 e il 2009, pubblicate per Frassinelli.
Di lei disse in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera che doveva tenersi pronto a qualsiasi ora, anche in piena notte, per appuntare i suoi versi. “Era devotissima a Rita da Cascia, andavamo a messa insieme nella chiesa della Barona intitolata alla santa. Pregando nella basilica di Assisi, mi venne un’ispirazione: proporle un’opera sul Poverello. Buttò giù di getto Francesco, musicata poi da Lucio Dalla“, si legge nell’articolo.
Arnoldo Mosca Mondadori è anche segretario generale della Fondazione Benedetta D’Intino e fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Egli è membro del board dell’Opera Cardinal Ferrari e della Casa Editrice Morcelliana, oltre ad aver ricoperto la carica di Presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dal 2010 al 2013.
Un altro dettaglio curioso che accomuna Mosca e Merini riguarda le foto di nudo. Il padre di Arnoldo era editore del magazine Playboy, mentre Alda Merini posò senza vestiti, ma spiegò perché lo aveva fatto e non era certo per vanità.