La storia di John Herbert Dillinger è un affascinante (e spesso romanzato) capitolo della storia criminale americana. Nacque il 22 Giugno 1903 a Indianapolis e fu probabilmente il più famoso rapinatore di banche della storia degli Stati Uniti. Ebbe un’infanzia difficile, segnata dalla perdita della madre a soli 3 anni e da un rapporto problematico con la matrigna. A 16 anni abbandonò la scuola per noia (e non per mancate capacità) iniziando a mostrare i primi segni di ribellione. Provò ad arruolarsi nella Marina Militare, ma dopo soli 5 mesi disertò. Nel 1924 sposò Beryl Hovious e cercò di mettere la testa a posto, ma con scarsi risultati.
Venne arrestato per la prima volta dopo aver rapinato un negozio di alimentari, ricevendo una condanna tra i 10 e i 20 anni di reclusione. Durante la sua permanenza in prigione Dillinger apprese l’arte della rapina in banca da detenuti più esperti, tra cui Walter Dietrich. Walter aveva lavorato a fianco di Herman K. Lamm, ex ufficiale tedesco che applicava le proprie conoscenze militari alle rapine in banca, studiando attentamente il modo di agire e assegnando ai propri complici un ruolo ben preciso.
Dillinger si rivelò un apprendista veloce e ambizioso, assorbendo tutte le conoscenze sui metodi per rapinare con efficacia e metodo. Rilasciato su parola solo dopo 4 anni, Dillinger non perse tempo e iniziò a mettere in pratica ciò che aveva appreso in prigione. Una volta in libertà organizzò una vera e propria banda di criminali e iniziò così una serie di audaci imprese e diventò un vero e proprio gangster.
Le sue rapine erano talmente rapide e ben pianificate che lo soprannominarono Jackrabbit (una specie di lepre californiana). Dillinger e la sua banda furono responsabili della rapina di almeno 24 banche e 4 stazioni della polizia, causando la morte di diverse persone. Nonostante la violenza delle sue azioni, la sua immagine affascinò una parte dell’opinione pubblica che in tempi di profonda crisi economica non vedeva di buon occhio le banche. E così un semplice ragazzotto di provincia diventò uno degli eroi più romantici e popolari della Grande Depressione. Gentile, elegante, carismatico, affascinante, tutte caratteristiche utili a rendere questo Robin Hood una leggenda.

Noto per le sue rocambolesche evasioni dal carcere, la più famosa fu sicuramente quella di Crown Point del 1934. La prigione era considerata a prova di fuga, ma la leggenda vuole che Dillinger sia evaso usando una pistola di legno intagliata e annerita con lucido da scarpe. In realtà forse qualcuno gli fornì un’arma vera e propria dall’esterno. L’FBI, allora capitanato da J.Edgar Hoover, lo dichiarò ufficialmente Nemico Pubblico Numero Uno. La caccia a Dillinger divenne una delle più grandi e costose cacce all’uomo di tutti i tempi. Dillinger cercò di sfuggire alla cattura sottoponendosi ad interventi di chirurgia plastica e provò addirittura a cancellare le proprie impronte digitali con l’acido, ma inutilmente.
La parola fine arrivò il 22 Luglio 1934, quando venne colpito a morte a colpi di pistola in un vicolo di Chicago mentre usciva da un cinema. A tradirlo, forse, fu Ana Cumpănas (la Donna in Rosso) una prostituta che lavorava in bordello e che informò l’FBI per evitare di essere rimpatriata. La morte di John Herbert Dillinger (di cui si hanno avuto sempre dubbi) segna la fine di un’era del gangsterismo americano e il trionfo dell’FBI, la cui credibilità in quel periodo a volte vacillava.
La sua morte è diventata il simbolo della fine di un’epoca di disordine sociale acuto. La sua figura, tra realtà e leggenda, continua a creare grande fascino nella cultura popolare. Venne definito spesso come il Robin Hood di quei tempi proprio perchè alla fine di ogni rapina bruciava i registri contabili su cui erano annotati i debiti e le ipoteche delle persone in difficoltà economiche.
La sua eleganza criminale, unita all’astuzia nelle evasioni, lo rese una figura affascinante e quasi eroica per chi sognava una fuga dalla monotonia e dalla disperazione quotidiana. Fu un uomo che visse secondo le proprie regole, una figura attraente in un epoca di forte controllo sociale e miseria economica. Molti sono i film ispirati al suo personaggio, tra cui Nemico Pubblico – Public Enemies del 2009 con un Dillinger interpretato da Johnny Deep.