A volte le scoperte più strane sono quelle che non ti aspetti. Una ricerca internazionale, pubblicata su Science Advances, ha stabilito che la moda sia nata nel periodo Paleolitico con i primi aghi dotati di cruna. Strumenti particolari nati per decorare e personalizzare gli indumenti. È bastato insomma quel piccolo foro sulla testa dell’ago per dare il via a uno dei fenomeni culturali più importanti per l’umanità. Un misto di necessità, creatività e imprenditorialità (noi italiani lo sappiamo bene).
Non sappiamo se le donne e gli uomini del Paleolitico fossero sarti d’alta moda. Di sicuro hanno trasformato un’esigenza naturale (coprirsi per non morire di freddo) in un atto creativo. Questa è la conclusione a cui sono arrivati gli studiosi guidati dall’archeologo Ian Gilligan, dell’Università di Sydney, in Australia.
Dunque, i primi aghi con cruna sono comparsi circa 40.000 anni fa in Siberia. Erano più pratici dei precedenti punteruoli in osso che tuttavia venivano impiegati per creare indumenti su misura (anche con una certa precisione). Con l’ago dotato di cruna, però, la produzione di vestiti diventava più accurata e vezzosa (passateci il termine). Poiché prevedeva l’applicazione dei perline e altre decorazioni.
Immaginate un’era in cui le temperature fossero costantemente sotto lo zero. Uomini e donne avevano la necessità di coprirsi con regolarità. Da qui, l’esigenza di trovare un modo più bello di proteggere la pelle.
Ecco le parole di Gilligan, riportate da Ansa:
“Ecco perché la comparsa degli aghi con la cruna è particolarmente importante, perché segnala l’uso degli indumenti come decorazione. Gli aghi con la cruna sarebbero stati particolarmente utili per il cucito molto fine necessario per decorare i vestiti“.
Secondo la ricerca, insomma, questi strumenti sottolineano come a un certo punto dell’evoluzione umana sia nata l’esigenza a a un lavoro di cucito più fine.
Di conseguenza, la produzione di abbigliamento per così dire più sofisticato, segna il passaggio dalla decorazione della pelle nuda a quella dei vestiti. L’abito, insomma, iniziava ad avere anche un ruolo sociale, diventando il frutto delle creatività umana. Non è un caso che in alcune zone dell’Eurasia siano state trovate tra i reperti archeologici, perline, pendenti e altri segni di ornamento. Tutti compatibili con l’uso degli aghi con cruna.