Una scoperta importantissima sta cambiando la nostra comprensione di Marte. Gli scienziati hanno finalmente svelato i segreti nascosti nel profondo del Pianeta Rosso rivelando un interno “a sorpresa”. Merito della missione InSight della NASA, che ha studiato il pianeta per quattro anni fino al 2022. Usando un sismometro, uno strumento che registra i terremoti, hanno “guardato” dentro Marte, scoprendo che il suo mantello (lo strato tra la crosta e il nucleo) è pieno di grossi frammenti di roccia, come “grumi” grandi quanto città. Questi frammenti sono i resti di enormi collisioni con asteroidi avvenute 4,5 miliardi di anni fa, quando il Sistema Solare era giovane e i pianeti venivano colpiti spesso.

A differenza della Terra, dove le placche tettoniche mescolano e rinnovano l’interno del pianeta, Marte ha una crosta rigida e immobile. Questo fa sì che il suo interno sia rimasto quasi invariato, come una “capsula del tempo” che conserva tracce della sua storia antica. Gli scienziati hanno analizzato 1.319 “marsquakes” (i “Martemoti”) e, grazie a otto eventi sismici particolari, hanno capito che le onde sismiche rallentavano quando incontravano questi frammenti nel mantello.
Questa scoperta non riguarda solo Marte, ma aiuta a capire meglio come si sono formati ed evoluti anche altri pianeti rocciosi, come Venere e Mercurio, che non hanno placche tettoniche. Inoltre, dimostra che Marte è più attivo e complesso di quanto pensassimo e che i dati di InSight continueranno a rivelare segreti sul passato del Sistema Solare. Insomma, Marte è un libro geologico che racconta la storia della nascita dei pianeti.