L’adenocarcinoma duttale del pancreas è la forma più diffusa di cancro del pancreas. Si chiama in questo modo perché si sviluppa nella testa dell’organo (formato anche da un corpo e una coda), in particolare nei dotti che trasportano all’intestino gli enzimi della digestione. Per la mancanza di sintomi predominanti, questo genere di neoplasia si diagnostica con ritardo. E nonostante negli ultimi anni la sua mortalità si sia modificata, è tra i tumori uno dei più aggressivi e letali.
Le persone più colpite sono quelle che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Tra queste, l’incidenza è maggiore tra i fumatori che hanno un rischio doppio rispetto a chi non ha mai fumato. A incidere è anche la mutazione di geni specifici, come quelli per familiarità dei cancri della mammella e dell’ovaio.
Il tumore al pancreas è una malattia connessa allo stile di vita a un livello più ampio. Anche l’alimentazione, infatti, svolge un ruolo primario nella sua insorgenza, come del resto l’abuso di alcol e caffè. E la continua esposizione a solventi e a derivati della lavorazione del petrolio.
Come detto, i sintomi sono spesso silenti e si manifestano in maniera più evidente quando ormai il tumore è diffuso. Ecco quindi apparire perdita di peso e di appetito, ittero (quando pelle e occhi sembrano gialli), debolezza, nausea o vomito, dolori all’altezza di addome e schiena.
Tra gli esami consigliati, in caso di sospetta malattia, c’è la tomografia computerizzata, unita a un’ecografia dell’addome e PET (Tomografia a positroni). A corollario di questi, il medico può prescrivere test più invasivi come la colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP), la colangiografia transepatica percutanea e la colangiorisonanza magnetica per verificare lo stato dei dotti e il loro grado di occlusione.
L’adenocarcinoma del pancreas ha un’evoluzione molto rapida e metastatizza in fretta, verso i linfonodi, fegato e polmoni. Per questo è di difficile trattamento. Nel caso venga individuato in tempo, si procede all’asportazione chirurgica completa del tumore. Operazione non priva di rischi.
Dopo l’intervento può essere necessario eseguire una chemioterapia. L’adenocarcinoma duttale è la malattia che si è rivelata fatale per la conduttrice e architetto Paola Marella.
Anche Eleonora Giorgi sta affrontando un cancro al pancreas e si sta sottoponendo a cicli di chemio, come lei stessa ha raccontato.
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Fedez, invece, è stato colpito da una forma rara di tumore pancreatico, quello neuroendocrino (lo stesso di Steve Jobs), che ha curato con successo tramite asportazione di parte dell’organo.