Il 16 aprile di 82 anni fa uno scienziato di Basilea, Albert Hofmann, intento a studiare gli effetti di un parassita chiamato ergot, sperimentò suo malgrado gli effetti di quello che grazie a lui sarebbe diventato famoso come acido lisergico o LSD (dal tedesco Lysergsäurediethylamid), influenzando notevolmente non solo i progressi della medicina e della scienza, ma anche l’opera di innumerevoli artisti e intellettuali che ne fecero uso abituale. Ripercorriamo allora la storia della sostanza psicotropa più conosciuta al mondo nel giorno del suo compleanno morale.
Lo studio di Hofmann, impiegato presso i laboratori della compagnia farmaceutica svizzera Sandoz, era incentrato sulle caratteristiche di alcuni funghi, al fine di impiegare in campo medicinale alcune sostanze da loro prodotte; tra queste sostanze c’era la dietilammide-25 dell’acido lisergico prodotto dall’ergot, conosciuto come parassita della cosiddetta segale cornuta. Pur avendo sintetizzato l’LSD già il 16 novembre 1938 al fine di sviluppare degli stimolanti respiratori e circolatori, egli mise da parte la ricerca per i successivi 5 anni, per poi riprenderla il 16 aprile 1943.
Fu proprio quel giorno, quando si apprestava a effettuare una nuova sintesi della sostanza, che Hofmann ne assorbì qualche goccia che gli era caduta sulla mano e ne sperimentò su se stesso gli effetti: assenza totale di affaticamento, immaginazione estremamente stimolata, percezione di “un ininterrotto flusso di immagini fantastiche, forme straordinarie con un intenso caleidoscopio di colori” pur tenendo gli occhi chiusi a causa della forte sensibilità nei confronti della luce; gli effetti svanirono nel giro di due ore.

Deciso a saperne di più, 3 giorni dopo Hofmann assunse volontariamente 250 microgrammi di LSD in quello che fu in seguito noto come “giorno della bicicletta“: avvertiti i primi effetti della sostanza, chiese a un collega di accompagnarlo a casa e tornò con lui in bicicletta; lungo il tragitto gli effetti si intensificarono, sfociando in uno stato d’ansia con allucinazioni e paranoia. Il medico chiamato in fretta e furia una volta giunto a casa non poté constatare alcuna alterazione fisica oltre a una notevole dilatazione delle pupille; poco tempo dopo l’angoscia di Hofmann si dileguò, lasciando il posto a una grande sensazione di benessere e alle visioni colorate e fantasiose che già aveva sperimentato la prima volta.
Dopo che Hofmann riferì quanto accaduto ai suoi colleghi della Sandoz, iniziarono le ricerche sull’LSD per la sua applicazione in ambito farmaceutico e più precisamente psichiatrico: la compagnia iniziò persino a distribuirlo gratuitamente ad alcuni istituti medici per utilizzarlo a fini scientifici. Il farmaco, con il nome di Delysid, venne poi messo in commercio nel 1947 in confezioni da compresse da 25 microgrammi e fiale da 100: esso fu impiegato frequentemente per trattare schizofrenia, autismo, alcolismo e depressione, mentre i servizi segreti di vari Paesi (tra cui la CIA) cominciarono a studiarne l’uso per interrogatori e controllo mentale.
Fu a partire dagli anni ’50 e con lo sviluppo della cultura hippie che si diffuse l’uso ricreativo di LSD, visto come mezzo di crescita ed esplorazione spirituale e introspettiva; solo nel 1967 ne fu bandito l’uso personale – ma anche scientifico – negli Stati Uniti, anche se ciò non impedì che continuasse a circolare illegalmente. Dagli anni ’70 in poi l’LSD veniva consumato non più in gocce ma in zuccherini, e si diffuse la consumazione dei cosiddetti blotter (piccoli francobolli di carta assorbente in cui erano intrise poche gocce di LSD) e windowpane (piccole strisce di gelatina contenente la sostanza).
Sono numerosissimi gli artisti, musicisti, scienziati, scrittori, registi che nei decenni successivi dichiararono di aver fatto uso di LSD più o meno abitualmente per raggiungere stati alterati di coscienza che avrebbero poi influito le loro opere: Aldous Huxley, Frank Herbert, William Gibson, Philip K. Dick, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, i Grateful Dead (con il loro rock psichedelico o acid rock), i Pink Floyd, i Beatles (famoso fu lo scandalo che li coinvolse per Lucy in the Sky with Diamonds), i Red Hot Chili Peppers, Neil Young, i Velvet Underground, Jack Nicholson, Elizabeth Taylor, Cary Grant, Federico Fellini, Stanley Kubrick, Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Paul Sartre e tantissimi altri. Il “Bicycle day” di Hofmann diventò una festività ricorrente a partire dal 1985.