Nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2025, un piccolo asteroide ha sfiorato la Terra passando a una distanza di appena 428 chilometri dalla superficie terrestre, più o meno all’altitudine in cui orbita la Stazione Spaziale Internazionale. Il dettaglio più sorprendente? Gli astronomi lo hanno individuato solo diverse ore dopo che aveva già completato il suo passaggio ravvicinato sopra l’Antartide.
L’asteroide, ora ufficialmente catalogato come 2025 TF, è stato avvistato per la prima volta dal Catalina Sky Survey, una missione finanziata dalla NASA dedicata al monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra. Secondo i dati rilasciati dall’Agenzia Spaziale Europea, il corpo celeste ha attraversato lo spazio sopra l’Antartide alle 00:47:26 UTC del 1° ottobre, con un margine di precisione di circa 18 secondi.
Le dimensioni dell’asteroide sono state stimate tra uno e tre metri di diametro, grossomodo le dimensioni di una giraffa adulta. Può sembrare piccolo in termini astronomici, ma oggetti di queste dimensioni possono comunque generare spettacolari palle di fuoco se entrano nell’atmosfera terrestre, con la possibilità di far giungere al suolo piccoli frammenti meteoritici.

Subito dopo la scoperta, gli astronomi dell’Ufficio per la Difesa Planetaria dell’ESA hanno osservato l’asteroide utilizzando il telescopio Las Cumbres Observatory situato a Siding Spring, in Australia. Rintracciare un oggetto di dimensioni così ridotte nell’immensità dello spazio, quando la sua posizione è ancora incerta, rappresenta un risultato tecnico notevole. Queste osservazioni hanno permesso di determinare con estrema precisione la distanza e il momento del passaggio ravvicinato.
Nonostante la vicinanza impressionante, l’ESA ha chiarito che l’asteroide non rappresentava alcun pericolo significativo per il nostro pianeta. Tuttavia, il passaggio a un’altitudine simile a quella della Stazione Spaziale Internazionale solleva interrogativi sulla sicurezza dei satelliti e delle infrastrutture spaziali. Fortunatamente, nessun veicolo spaziale si trovava sulla traiettoria dell’oggetto al momento del passaggio.
Per essere classificato come “potenzialmente pericoloso”, un asteroide deve avere un diametro di almeno 140 metri e seguire un’orbita che lo porti entro 7,48 milioni di chilometri dalla Terra, circa 20 volte la distanza media tra la Terra e la Luna. L’asteroide 2025 TF è ben al di sotto di questa soglia dimensionale, il che probabilmente spiega perché è sfuggito al rilevamento fino al suo passaggio.
Le agenzie spaziali come NASA ed ESA monitorano attualmente migliaia di oggetti vicini alla Terra, tracciando con attenzione quelli che potrebbero rappresentare un rischio di collisione. Al momento, nessun oggetto conosciuto costituisce una minaccia significativa per il nostro pianeta nei prossimi cento anni.
La NASA, attualmente in pausa comunicativa a causa dello shutdown del governo statunitense, non ha rilasciato annunci ufficiali sull’asteroide, anche se una voce per il 2025 TF è stata aggiornata sul sito web del Center for Near-Earth Object Studies dell’agenzia. Secondo le proiezioni attuali, questo piccolo visitatore spaziale non tornerà a farci visita prima dell’aprile 2087.