La nail art, nel corso degli anni, è diventata un vero e proprio must have, un elemento essenziale che contribuisce a completare un look, ad esprimere un umore personale, un gusto e, per finire, una determinata stagione dell’anno. Per tutti questi motivi, dunque, le tecniche, soprattutto decorative, sono innumerevoli e, di volta in volta, lanciano mode fino a diventare un vero e proprio trend. Uno di questi, ad esempio, è quella che viene definita come la manicure giapponese particolarmente amata da chi desidera un look alla clean girl ed opta per uno stile easy chic.
Ma quali sono le sue caratteristiche essenziali? Prima di tutto la qualità dei prodotti utilizzati. Questi, infatti, rifuggono da qualsiasi soluzione chimica e, piuttosto, preferiscono percorrere la strada di soluzioni sostenibili ed ecologiche. Per questo motivo, dunque, protagonista assoluta della manicure giapponese è la cera d’api. Questa è stata utilizzata dalle donne giapponesi fin dall’antichità. Passando il prodotto sull’unghia, infatti, si ottiene un risultato estetico ma anche curativo. La cera, in fatti, svolge un notevole effetto rimpolpante, stimolando la rigenerazione delle cellule e quindi la ricrescita.
Oltre a questo, poi, il prodotto riesce anche a lucidare in modo del tutto naturale la superficie senza stressarla con agenti chimici. Questo vuol dire, dunque, che la tecnica è particolarmente consigliata a chi ha la necessità di andare a rinforzare le proprie unghie, rese fragili proprio dall’uso frequente di smalti e solventi.
Come si fa la manicure giapponese
Ma come si ottiene, nella pratica, questo risultato?
La manicure giapponese si basa sull’utilizzo di una pasta dura e di una polvere alla cheratina. Queste, poi, vengono pressate sulle unghie andando ad utilizzare delle particolari lime in camoscio. Se ripetuta con scadenza di due settimane al massimo per circa 4/5 volte, le unghie appariranno completamente risanate e finalmente pronte a ricevere lo smalto preferito.
- Per prima cosa, a secco, si limano le unghie. Poi, dopo aver dato la forma desiderata, si eliminano le cuticole. Con le lime opacizzanti si prepara l’unghia ad assorbire le sostanze nutritive contenute nelle polveri.
- Con una limetta spingi cuticole si applica sull’unghia la polvere di cheratina. La si pressa e la si fissa sull’unghia attraverso la limetta specifica.
- Le unghie a questo punto sono già brillanti. L’estetista procede poi con il secondo strato del trattamento: la cera d’ api. Questa viene applicata con lo spingi cuticole e fissata con la limetta morbida.
I prezzi della manicure giapponese variano da istituto a istituto, ma costa in media molto meno di una seduta di ricostruzione delle unghie.
Per finire, poi, si tratta di una tecnica assolutamente genderless che può essere scelta anche dagli uomini per una mano curata o in caso si siano sviluppate della allergie ad altri prodotti.