Vi è mai capitato di ricevere un complimento che in realtà sembrava una critica velata? Qualcosa come “Sei più intelligente di quanto pensassi!” oppure “Ti sta bene quel vestito, io non avrei mai il coraggio di metterlo“? Questo comportamento ha un nome: negging. Si tratta di una strategia manipolatoria spesso scambiata per un modo giocoso di flirtare, ma in realtà mira a minare l’autostima della vittima per renderla più vulnerabile e desiderosa di approvazione. Comprendere cos’è il negging è fondamentale per riconoscerlo ed evitarlo.
Il negging funziona in modo sottile e graduale. A prima vista, le frasi possono sembrare ironiche o persino divertenti, ma lasciano una sensazione di insicurezza. Il manipolatore cerca di creare uno squilibrio, facendo sentire l’altra persona inadeguata e portandola a cercare la sua approvazione.

Nel negging rientrano:
Complimenti ambigui che sembrano elogi, ma contengono una nota critica. Ad esempio:
- “Sei in gamba per essere principiante!“
- “Che bel taglio di capelli, ti fa sembrare più magra!“
Confronti svalutanti in cui il manipolatore di turno paragona l’interlocutore ad altre persone per farlo sentire inferiore.
- “Di solito esco con ragazze più formose, ma tu hai qualcosa di speciale“.
- “Tuo fratello era molto più bravo a scuola“.
Critiche camuffate da consigli, ovvero commenti che sembrano suggerimenti costruttivi, ma in realtà servono solo a far sentire l’altro inadeguato.
- “Sei così carina, dovresti truccarti più spesso“.
- “Il tuo lavoro va bene, ma si vede che non hai molta esperienza“.
Domande insinuanti che vengono poste con un sottotesto critico per mettere in dubbio le scelte della vittima.
- “Sei sicuro di voler ordinare tutto quel cibo?“
- “Davvero pensi che quel colore ti doni? Be’ deve piacere a te!“
Insomma, il manipolatore cerca di mettere alla prova l’autostima della vittima facendola sentire costantemente sul filo del rasoio. E no, il negging non è un semplice scherzo. È una forma di manipolazione che può avere conseguenze serie sull’autostima e sul benessere emotivo di chi la subisce. Se vi accorgete di essere vittima di negging, il primo passo è riconoscerlo. Se una persona vi fa sentire insicure/insicuri, confuse/confusi dopo un’interazione, ascoltate il vostro istinto: probabilmente non è un caso.
Come rispondere al negging? Dipende dal contesto e dalla relazione con la persona. Se si tratta di un conoscente o di un primo appuntamento, ignorare i commenti e allontanarsi può essere la scelta migliore. Se invece è qualcuno con cui avete un rapporto più stretto, potete provare a rispondere in modo diretto, chiedendo rispetto.
E se il comportamento persiste o peggiora, è il caso di rivalutare la relazione. Nessuno merita di essere sminuito o trattato con mancanza di rispetto.